Non tira affatto una buona aria per Nokia: dopo i rumor riguardanti un possibile cambio ai vertici della società, con il CEO Olli-Pekka Kallasvu sul filo del rasoio, l’azienda finlandese ha reso noto il quadro del secondo trimestre 2010.
Una cifra campeggia su tutte le altre: 40%. Sfortunatamente per Nokia tale cifra è preceduta da un segno meno, ed è collocata alla voce “ricavi”: si passa dai 380 milioni di euro dello stesso periodo del 2009 (aprile-Giugno) agli attuali 227. Un andamento assolutamente negativo, che l’azienda deve assolutamente cercare di invertire.
Le vendite ammontano a circa 10.5 miliardi di dollari, leggermente sotto le aspettative degli analisti di mercato, ma in aumento rispetto all’anno scorso di un misero 1% e del 5% in confronto al primo trimestre 2010.
Cresce anche il numero di dispositivi cellulari venduti, che ammontano a 111 milioni (8% in più rispetto a un anno fa, in aumento invece del 3% rispetto allo scorso trimestre) di cui 24 milioni sono solo gli smartphone acquistati dagli utenti. Ciò permette a Nokia di ottenere il 33% del mercato mobile, percentuale in aumento rispetto a un anno fa ma inferiore a quella dello primo trimestre 2010.
Aumentano le vendite in territorio europeo, mentre calano quelle in Medio Oriente e Africa. Nel complesso, dunque, nonostante Nokia riesca a vendere di più rispetto al passato, non riesce a far aumentare gli introiti finanziari, ciò che alla fine contano per i bilanci aziendali.