Non si parla altro che di cibo da qualche tempo a questa parte. Inevitabile, considerando che è il tema di Expo 2015 e che l’Italia ha una naturale vocazione al cibo inteso come cultura del territorio. Quello che mancava, fino ad oggi, era il binomio cibo-tecnologia, ma a questo penserà Seeds&Chips, quattro giorni al centro congressi di Milano dove saranno ospitate tutte le realtà più importanti del cosiddetto Internet of Food. Fra stampanti 3D, applicazioni sorprendenti e modelli di produzione e distribuzione innovativi, si entrerà nella filiera agroalimentare del futuro.
Seeds and Chips è un evento particolarmente interessante perché riunisce gli innovatori, le aziende e gli investitori interessati a partecipare al cambiamento spinto dall’era digitale e indotto nel cibo, nel modo in cui viene prodotto, trasformato, distribuito, consumato e rappresentato. Il salone è diviso in un’area espositiva e in una serie di conferenze, nei primi due giorni è riservato agli addetti ai lavori, nei restanti due giorni (28 e 29 marzo) è aperto al pubblico. Non si era mai visto in Italia un evento di questa portata sul food system, un pensiero che appartiene di più agli americani, ma che già da qualche tempo trova spazio anche qui (non a caso gli era stato dedicato un incontro anche allo scorso Internet Festival) dopo il lavoro di università, parchi tecnologici, programmi come il Future Food Institute.
-3!!!
Manca poco, non potete mancate a #SaC15 vi aspettiamo a @MiCoMilano 26-29 marzo! #InternetOfFood #FoodTech pic.twitter.com/0qGXTLPFcU— Seeds&Chips (@SEEDSandCHIPS) March 23, 2015
I temi in agenda
Il programma rispetta l’idea del suo organizzatore, Marco Gualtieri, di far incontrare le conoscenze e le sperimentazioni coi player grandi e piccoli del settore. A Seeds and Chips i tanti speaker invitati parleranno di novità complesse come idroponica, acquaponica e aeroponica nell’agricoltura, cioè tutte le tecniche che consentono di coltivare senza consumo di suolo e di superficie e utilizzando meglio le risorse energetiche, si discuterà di commercio elettronico, dei big data come strumento per l’agricoltore e anche per il consumatore. Cinque le aree tematiche, ciascuna con numerosi argomenti al suo interno.
- Agricoltura. L’incontro con la tecnologia significa software di gestione, coltivazione idroponica, riduzione degli sprechi.
- Trasformazione. Esiste il connubio tra stampanti 3D e cibo. Vale la pena andare a Milano per scoprirlo.
- Distribuzione. Internet sta cambiando profondamente la distribuzione e la vendita al dettaglio, e anche la tracciabilità.
- Somministrazione. Ormai assumere un cibo è un atto social, dalle infinite conseguenze commerciali e pubblicitarie.
- Conoscenza e condivisione. Crowdsourcing e crowdfunding fanno parte del sistema cibo.
Molte anche le startup invitate, e molte di queste italiane (un’attenzione che colma una pecca di Expo) che già si sono fatte notare per la loro capacità di innovare processi che si credevano immutabili, ad esempio Robonica, oppure le tante piattaforme, come Zomato, Primo Taglio, Cortilia, Supermercato24, Gnammo, che stanno ricostruendo su nuove basi il food system italiano dal lato commerciale, e con grande successo.