Il Ministero della Difesa del Regno Unito aveva erroneamente pubblicato online informazioni segrete relative ai sottomarini nucleari inglesi e americani. La scoperta, definita “imbarazzante”, è stata fatta dal tabloid The Daily Star Sunday. Alcune parti del file PDF sono state coperte digitalmente, ma era sufficiente una semplice operazione di copia e incolla per permettere la lettura completa del testo.
Il documento, pubblicato ora in modo corretto sul sito del Parlamento, contiene opinioni di esperti sulle possibilità della flotta di sottomarini nucleari britannici di resistere ad incidenti catastrofici e dettagli sulle misure di protezione per i sottomarini nucleari degli Stati Uniti. Invece di eliminare queste informazioni sensibili, l’ufficio tecnico del Ministero avrebbe solo cambiato il colore di sfondo del testo da bianco a nero.
Un portavoce del Ministero ha ringraziato i giornalisti per aver scoperto questo errore grossolano ed ha promesso che ciò non accadrà più. Su Internet però tutto ciò che viene pubblicato lascia una “traccia” e non può essere cancellato facilmente come nel mondo fisico. Il documento potrebbe essere già finito nelle mani sbagliate, come ha dichiarato Patrick Mercer, un ex ufficiale dell’esercito:
Tutti i nostri nemici stanno cercando di mettere le mani su armi e materiali nucleari e ogni informazione contenuta in questo documento potrebbe essere estremamente interessante per loro e potenzialmente catastrofica.
Un dipendente del Ministero della Difesa ha invece affermato:
Questo è estremamente imbarazzante. Chiunque sia il responsabile dovrebbe essere licenziato. Gli americani saranno furiosi di sapere che le loro procedure sono state pubblicate.
Un consulente dell’azienda di sicurezza Sophos infine mette l’accento sulla superficialità con cui il documento è stato modificato:
E’ una cosa incredibilmente stupida da fare. Chiunque abbia anche una conoscenza elementare di informatica saprebbe leggerlo.
Le scuse del Ministero a questo punto non sembrano molto credibili:
Noi prendiamo molto sul serio la sicurezza nucleare e stiamo facendo tutto il possibile per evitare che si ripeta una situazione del genere.
Ma la frittata, ormai, è fatta. E tutto ciò, quasi per un segno del destino, nel paese ove Julian Assange è stato ospitato ed interrogato in attesa di valutarne la posizione in merito ai “leaks” relativi a documenti segreti delle diplomazie di tutto il mondo.