Sicurezza e innovazione: questi i due pilastri sui quali saranno redatte le nuove linee guida relative alla guida autonoma per quanto riguarda il territorio degli Stati Uniti. Ad annunciarlo Elaine Chao, Segretario dei Trasporti dell’amministrazione Trump, in occasione dell’evento NAIAS (North American International Automotive Show) in scena a Detroit.
Le indicazioni arriveranno nel corso dell’estate, a quasi un anno di distanza dall’ultima revisione del settembre scorso. La principale novità è quella che riguarda i mezzi pesanti, i cosiddetti self-driving truck, veicoli dedicati principalmente al trasporto merci e che copriranno grandi distanze senza l’intervento di un conducente in carne e ossa. Una tecnologia sulla quale stanno lavorando e investendo nomi importanti come Uber (in seguito all’acquisizione di Otto), la divisione Waymo di Alphabet, la svedese Volvo, Tesla con il suo Semi e la startup Embark. Queste le parole di Chao.
La tecnologia è là fuori, la questione è come regolamentarla, come continuare a promuovere l’innovazione tutelando al tempo stesso la sicurezza.
Gli automaker hanno chiesto al governo d’oltreoceano di lavorare con l’obiettivo di definire una normativa che si possa applicare a tutti gli stati, evitando così che alcuni impediscano tramite l’approvazione dei leggi locali la circolazione e lo sviluppo dei veicoli self-driving, frenando di fatto l’innovazione.
Restando in tema, proprio nei giorni scorsi General Motors ha annunciato che un’auto senza volante né pedali (dunque di livello 5) sarà in commercio a partire dal 2019 ovvero già il prossimo anno. Questo costringe gli altri automaker ad accelerare i tempi, così da non rimanere tagliati fuori da un settore che promette di rivoluzionare profondamente l’universo della mobilità, spalancando al tempo stesso le porte a nuove opportunità di business. Al legislatore spetta il non semplice compito di regolamentare un mercato in cui la prima esigenza è proprio quella di trovare l’equilibrio ottimale tra sicurezza e innovazione.