Uber si congeda dalla California e sceglie un altro stato per proseguire i test della propria tecnologia dedicata alla guida autonoma: l’Arizona. Il gruppo di Travis Kalanick risponde così alla decisione del dipartimento californiano, che nei giorni scorsi ha ordinato lo stop alla circolazione delle self-driving car dell’azienda per quanto riguarda la città di San Francisco.
Il governatore dell’Arizona, Doug Ducey, è pronto ad accogliere a braccia aperte Uber e la sua volontà di perfezionare i sistemi che un giorno consentiranno di migliorare la mobilità, sollevando di fatto l’essere umano da qualsiasi responsabilità alla guida. Città come Phoenix sono già teatro di test per vetture self-driving di altre società, compresa Google, che ormai da tempo stanno macinando chilometri su chilometri per raccogliere dati e feedback necessari a migliorare la tecnologia. Questo un estratto dal comunicato comparso sul sito ufficiale del governatore.
L’Arizona dà il benvenuto a braccia aperte e apre le sue strade alle self-driving car di Uber. Mentre la California pone freno all’innovazione, introducendo più burocrazie e regole, l’Arizona si prepara per accogliere nuove tecnologie e nuovi business.
BREAKING: Uber pulls self-driving cars off California roads, says state revoked registrations.
— The Associated Press (@AP) December 22, 2016
Un portavoce di Uber ha confermato che la flotta di self-driving car del gruppo è già in viaggio a bordo di camion con destinazione Arizona. Ducey non usa giri di parole: se la California pone un freno all’innovazione, il suo stato non ha in previsione di fare altrettanto ed è pronto a cogliere l’opportunità di supportare lo sviluppo di un nuovo business.
Nel 2015 ho firmato un ordine esecutivo per supportare il test e l’operatività delle self-driving car in Arizona, con un’enfasi particolare sull’innovazione, sulla crescita economica e, ancora più importante, sulla sicurezza pubblica. Questo riguarda lo sviluppo economico, ma anche un cambiamento nel modo di vivere e lavorare. L’Arizona è orgogliosa di essere aperta a nuovi business. La California potrebbe non esserlo, ma noi sì.