Tempo fa abbiamo parlato di Hi, I’m, un servizo legato al proprio profilo in Rete e che si trova al confine con quelle che un tempo erano le pagine personali, faticosamente compilate in codice HTML.
Vale la pena chiedersi quale può essere il seguito di applicazioni del genere nell’era di Facebook e Twitter, che la zona di confine con il sito personale sembra l’abbiano varcata da tempo.
Una volta ho letto, anche se non riesco a ritrovare la fonte, una frase molto bella ed esemplificativa di questa fase:
Facebook ha ucciso i blog mai nati
La creatività è in crisi? La voglia di sperimentare e creare qualcosa di personale anche? Le serate passate faticosamente a costruirsi il proprio sito sono ormai tramontate?
Cosa succederà è divertente ipotizzarlo, per essere puntualmente smentiti un secondo dopo in un mondo, come quello del Web, capace di cambiare dinamiche e protagonisti a velocità supersonica.
Certo è che, qualsiasi cosa succeda, si arriverà ad una maggiore semplificazione per qualsiasi cosa si farà, e il mio parere è che ciò, paradossalmente, salverà in un certo senso la creatività.
Questo perché la semplicità è da intendere anche come semplificazione di applicazioni sempre più complesse, che già esistono ma ora, per pigrizia, non si ha voglia di andare ad esplorare.
Sarà più facile fare musica, più facile disegnare ad alto livello, e soprattutto più facile programmare e creare nuove applicazioni proprie. E sarà molto probabilmente anche più divertente farlo, magari in collaborazione con qualche amico. Una Rete, quindi, per comunicare ma anche per operare.
Voi cosa ne pensate? Il dibattito è, come sempre, aperto.
Foto: curiouslee