Microsoft ha deciso di forzare la mano sul Sender ID ed emettere un aut-aut sotto forma di messaggio inviato agli Internet Service Provider. Il contenuto del messaggio è semplice: o le e-mail saranno dotate del Sender ID ideato a Redmond, o i principali strumenti di gestione mail Microsoft (MSN e Hotmail) identificheranno le la posta priva di marchiatura quale potenziale messaggio di spam.
La prova di forza è chiara in quanto il Sender ID, dopo varie prove e discussioni, non è riuscito ad imporsi quale standard del web ed il gruppo di lavoro che avrebbe dovuto consacrare il sistema ha presto abbandonato i lavori dichiarando «morto» il progetto. Ulteriori discussioni avevano in seguito coinvolto la comunità open source, unita nel respingere uno standard che Microsoft avrebbe voluto basare sul contestato sistema dei brevetti.
Oggi il Sender ID è implementato nel sistema di posta MSN e Microsoft intende imporlo come standard per la propria utenza già entro il 2006: entro l’inizio dell’anno, dunque, la posta MSN filtrerà i messaggi privi di Sender ID considerandoli spam. Secondo CNet ad oggi solo 1 milione di domini su oltre 75 milioni supporta il sistema Microsoft, ma grazie all’accordo con alcuni grandi gruppi (tra i quali AOL) il numero complessivo delle mail dotate di Sender ID sono ad oggi circa il 30% del totale (dati MessageLabs).
Alla luce dei recenti numeri stilati da Microsoft, l’assenza del Sender ID nel proprio messaggio inviato rischia di comprometterne la ricezione al cospetto di ben 200 milioni di indirizzi mail in tutto il mondo (2 milioni solo in Italia). Una proposta alternativa è stata recentemente messa a punto da Yahoo! e Cisco System: denominata DomainKeys Identified Mail, l’idea prende corpo dall’unione dei due progetti distinti dei due gruppi. Concertazione finita, inizia ora il vero braccio di ferro.