La prossima generazione di smartphone si giocherà tutto sui sensori, che permetteranno all’utente di usare il terminale senza mai doverlo toccare con le dita. Sharp vuole essere uno dei primi produttori a offrire delle possibilità del genere, e per tale motivo ha presentato un nuovo sensore innovativo, in grado di offrire un controllo del device tramite gesture molto migliore rispetto a quanto visto oggi, della luminosità e del rilevamento di prossimità con una unica componente.
In pratica, il nuovo sensore Sharp permetterà all’azienda stessa e alle terze parti di costruire smartphone notevolmente migliori sotto il profilo del controllo. L’utente si ritroverebbe in mano un dispositivo che andrebbe a regolare automaticamente la luminosità del display in base alla luce presente in quell’ambiente, a disattivare lo schermo se avvicinato all’orecchio, e che offrirebbe determinate funzioni riconoscendo un volto, come quelle viste nel recente Samsung Galaxy S4 – che ad esempio mette automaticamente in pausa un video riprodotto, se nota che l’utente distoglie lo sguardo dal display.
Non è tutto. Il sensore sblocca anche l’accesso a una serie di gesture utili a controllare lo smartphone senza bisogno di toccarlo. Insomma si potrebbero sfogliare pagine di testo, ingrandire e rimpicciolire testi e immagini, selezionare parole o porzioni di testo, fare lo scrolling di pagine Web e tanto altro, tutto senza mai toccare direttamente lo schermo. Anche in questo caso si parla di una feature simile al Galaxy S4, l’Air Gesture, ma Sharp promette il supporto a una distanza massima di 10 centimetri, superiore a qualsiasi altra alternativa sul mercato.
La differenza tra la soluzione Sharp e quelle concorrenti risiede nel fatto che qui si parla di un unico sensore, e non di molteplici, volto a gestire tutte le operazioni. In tal modo, i produttori di smartphone (e probabilmente anche tablet) potranno integrarlo nei propri dispositivi risparmiando spazio, e offrendo peraltro un prodotto completo e migliorato sotto il profilo delle funzionalità, magari dalle dimensioni ridotte. Sarà necessario attendere circa un anno per vedere la tecnologia negli smartphone di nuova generazione.