I sensori di immagine stanno diventano chip sempre più importanti vista la loro applicazione in una vasta gamma di dispositivi, dai quelli più noti come gli smartphone, a quelli meno come i sistemi di guida automatizzata. Detto molto semplicemente, i sensori in sé servono a convertire le onde luminose, i fotoni, in segnali digitali. Secondo un rapporto redatto da Fortune Business Insights, il mercato di quest’ultimi raggiungerà un valore stimato di 30 miliardi di dollari entro il 2026.
La maggior parte di questi sensori si dividono tra due tipologie, CCD e CMOS; sono due acronimi e rispettivamente vogliono dire dispositivo ad accoppiamento a carica e semiconduttore a ossido di metallo complementare. In precedenza, lo sviluppo era più incentrato per le macchine fotografiche, ma da qualche anno la situazione è cambiata. La loro applicazione è diventata sempre più importante per una numerosa lista di dispositivi e molti di questi stanno vivendo un periodo d’oro, o lo vivranno nel prossimo futuro.
Basti pensare alle tecnologie per le auto con guida automatizzata. Quest’ultime necessitano e beneficiano di sensori del genere e ogni avanzamento tecnologico permette di raggiungere risultati sempre migliori. Per quanto riguarda gli smartphone, dispositivi che ormai tutti possiedono, il discorso è un po’ diverso, ma il risultato è lo stesso. Il comparto fotografico è un aspetto sui cui i produttori stanno più puntando con maggiore insistenza e lo si può notare visto le recenti proposte. Ormai sul mercato sono arrivati modelli con a bordo sensori da 108 megapixel. Ovviamente ci sono anche altri settori di applicazione come il campo medico, ma anche quello della sorveglianza, della sicurezza e quello militare.
Il mercato che di recente ha visto il giro d’affari più grande è l’Asia Pacifica. Nel solo 2018 si è generato un fatturato di oltre 7 miliardi di dollari. Anche negli altri mercati principali, Europa e Nord America, la richiesta di soluzioni di imaging avanzate e di smartphone dotati di sensori di alta qualità sta favorendo l’impennata nei profitti.
Ci sono diverse compagnie leader di questo settore che grazie agli ingenti investimenti andranno a beneficiare di una crescita sempre maggiore. Alcune sono più note al pubblico, altre un po’ meno. Tra quelle più conosciute troviamo Samsung, Panasonic, Canon, ma soprattutto Sony che più di tutte ha puntato proprio sulla ricerca e sviluppo. Il colosso nipponico si è specializzato sui sensori CMOS tanto che nel solo ottobre 2019 ne ha introdotti sei tipologie diverse. Per quanto riguarda i nomi meno noti, troviamo SK Hynix, AMS AG e altri ancora.