Alcune delle migliorie apportate ai prodotti Apple di prossima generazione potrebbero riguardare le tastiere. Dopo aver parlato delle indiscrezioni che vorrebbero delle periferiche di input con i tasti retroilluminati nei futuri iMac, spunta oggi un brevetto piuttosto particolare, depositato dall’azienda presso l’U.S. Patent and Trademark Office e chiamato Input Devices and Methods of Operation.
Si tratta di una tecnologia studiata dai tecnici di Cupertino che consentirà, una volta integrata nei dispositivi portatili, di restituire un convincente feedback tattile alle dita degli utenti anche sui prodotti che dispongono di una tastiera dalle dimensioni o dallo spessore molto contenuti. A permetterlo sarà l’impiego di due componenti fino ad oggi mai visti in questo ambito: sensori di prossimità e ugelli per la fuoriuscita di aria.
Il principio di funzionamento è piuttosto complesso, ma può sinteticamente essere riassunto in questo modo: su ogni tasto è posizionato un sensore di prossimità, capace di individuare per tempo l’avvicinarsi dei polpastrelli. A quel punto, nel momento stesso in cui un tasto viene premuto, alcuni piccoli fori posti sulla sua superficie lasciano fuoriuscire un piccolo flusso d’aria, così da restituire alle dita la sensazione di digitare su una tastiera tradizionale.
Un altra sezione del brevetto prevede invece che l’aria venga utilizzata per spostare la superficie del tasto in direzione opposta rispetto a quella da cui provengono le dita dell’utente, simulando dunque anche in questo caso la tipica escursione dei pulsanti presenti sulle tastiere dei sistemi desktop. I due metodi potrebbero anche essere impiegati contemporaneamente.
Il brevetto, depositato nel novembre 2009, è stato scovato solo in questi giorni dallo staff di AppleInsider e fa riferimento a un’intuizione che porta la firma di Aleksandar Pance, Michael Sinclair e Brett Bilbrey. Al momento, non è chiaro se, come e quando Apple intenda equipaggiare i propri dispositivi di questa tecnologia.