Come mi informa il bravo Vincenzo Lombino (in arte Kerouac), si è concluso alla mezzanotte del primo maggio (ora italiana) il SEO contest SEO World Championship che ha fatto discutere e di cui si è parlato.
Dopo le polemiche iniziali, dovute anche alla scelta di Wikipedia di inserire il nofollow ai link esterni per evitare casi di spam durante la gara, e dopo l’attesa per conoscere chi avrebbe partecipato e quali tecniche sarebbero state utilizzate, tutto è andato avanti in modo abbastanza monotono.
La key da raggiungere era “globalwarming awareness2007” “global warming awareness2007” il rank era da calcolare sui tre motori di ricerca principali: Google, Yahoo e MSN. Il primo classificato ha vinto una Citroen C2, il secondo un viaggio, il terzo una TV al plasma.
Sia il primo che il secondo posto sono stati raggiunti d’astuzia, ma senza grandi innovazioni e senza risultati clamorosi.
Al primo posto si è piazzato goglobalwarmingawareness2007.com, un blog su piattaforma wordpress, che ha basato la propria gara su backlink e social network. Le tematiche che ha trattato all’interno del proprio sito sono tutte inerenti al global warming e uno dei suoi post ha raggiunto 160 salvataggi su digg.
Al secondo posto si è piazzato eglobalwarmingawareness2007.com, un sito che ha basato la propria gara su un tool tramite cui permetteva agli altri concorrenti di visualizzare una “buona” versione della classifica globale automaticamente filtrata da tutti i siti “fuori regolamento”. Grazie a questo script si è guadagnato una certa fama durante la gara e allo stesso tempo parecchie visite, oltre naturalmente a molti link in ingresso. Lo stesso sito, inoltre, ha basato tutti i post del proprio blog sul lato SEO del global warming, scegliendo quindi di sfruttare questo tipo di tematica piuttosto che quella del riscaldamento globale.
Tra gli italiani si è aggiudicato il decimo posto globalwarming-awareness2007.na.it di Ivano di Blasi e Giuseppe Liguori meglio noto come eLLeGi. La loro è stata un’ottima gara giocata in modo troppo tecnico, lasciando poco spazio all’innovazione. Questa non è di certo una colpa, si può dire che hanno giocato per vincere o almeno per guadagnare la top10.
Va tuttavia precisato che il loro sito si è piazzato 5° su Google.com e che non era presente né su Yahoo né su MSN. Ben sapendo che questi due motori di ricerca contano poco rispetto a google possiamo dire che il duo di napoli è moralmente al 5° posto di quella classifica, quantomeno come bravura dimostrata.
Al 36° posto troviamo il gruppo GT, che nonostante il coinvolgimento di numerosi SEO, che gli ha garantito un gran numero di BackLink, non è riuscito a garantirsi una buona posizione all’interno del contest. Problema, probabilmente, dovuto ad alcune scelte sbagliate come quella di basare gran parte della campagna di acquisizione link sul coinvolgimento dei SEO e di blogger italiani, ricevendo troppi link da risorse italiane.
Un complimento speciale va a Petro che nonostante non si sia piazzato nemmeno tra i primi 100 ha condotto una gara splendida, giocata in modo esemplare senza acquistare o scambiare link ma puntando sui contenuti, ricevendo sull’unico articolo da lui scritto circa 2200 digg e circa 600 salvataggi su del.icio.us, articolo che è arrivato in prima pagina su entrambi i social network e che gli ha garantito innumerevoli backlink da vari blog e siti istituzionali, alcuni dei quali da pagine a pagerank 8.
Questo non gli ha garantito la vittoria, ma gli ha garantito sicuramente questa menzione speciale oltre a un esperienza che gli tornerà utile.
Infine vorrei fare una considerazione sui SEO contest: questo non è il primo e sicuramente non è l’ultimo che si fa. Ma quanto valgono? All’inizio si facevano con la scusa di imparare e di condividere le conoscenze, senza premi ed elogi particolari, in quest’ultimo per il primo era in palio una macchina. C’è ancora lo spirito di imparare e migliorare o è solo rimasto quello della competizione?