In questi mesi si è fatto un gran parlare sulla possibilità di separazione della rete Telecom per garantire una maggiore concorrenza.
Un tema caldissimo per non dire bollente che potrebbe surriscaldare ancora di più l’imminente estate.
Recentemente Riccardo Ruggiero amministratore delegato Telecom Italia ha espresso un commento al riguardo e adesso l’AIIP risponde affermando che le sue conclusione anche se partendo da un’analisi giusta sono errate.
Di seguito il comunicato stampa dell’AIIP
AIIP – l’Associazione Italiana Internet Provider ha dichiarato:
Concordiamo con l’Amministratore delegato di Telecom Italia Riccardo Ruggiero, quando afferma che Open Reach, la societa’ inglese che gestisce la rete in Inghilterra, “e’ un punto di partenza, una base, ma non e’ un dogma”.
Infatti, ad avviso di AIIP, la separazione funzionale attuata da Open Reach fu pensata per incentivare la creazione dell’infrastruttura attraverso l’unbundling ma, con il passaggio alle reti di nuova generazione (c.d. NGN), non è più idonea a garantire un sufficiente livello di competizione sul mercato.
Infatti la NGN richiede una ottimizzazione delle risorse attuata attraverso la condivisione dell’infrastruttura di accesso da parte di tutti i fornitori di servizi. Al fine di assicurare una effettiva parità di trattamento tra tutti gli operatori, occorre quindi che la separazione della rete sia di tipo societario e non più solo funzionale come nel modello Open Reach.
Incrementare la flessibilità del modello inglese, così come auspica Ruggiero, va viceversa nella direzione opposta e permetterebbe a Telecom Italia di consolidare ed espandere ulteriormente una quota di mercato talmente alta da non trovare riscontro in nessuno dei maggiori Paesi europei.