Circa un anno fa, Google ha introdotto per tutti i dispositivi Android la funzionalità Emergency Location Service che implementa la tecnologia AML (Advanced Mobile Location) per le chiamate di emergenza. Nonostante i numerosi solleciti da parte della EENA (European Emergency Number Association), Apple non ha ancora aggiornato iOS per fornire questo utile servizio ai suoi utenti.
Grazie alla tecnologia AML è possibile conoscere la posizione della persona che chiede aiuto con un errore di pochi metri. Quando viene effettuata una chiamata al numero unico europeo 112, AML attiva GPS e WiFi, quindi invia automaticamente un SMS contenente le coordinate geografiche. Ciò permette di inviare le informazioni più importanti in breve tempo, risparmiando secondi preziosi. In Europa funziona già in una decina di paesi, tra cui Belgio, Austria, Svezia, Estonia e Lituania, e sono diverse le vite salvate con questo servizio.
EENA, l’organizzazione non-profit che promuove l’uso del numero unico 112 e quindi della tecnologia AML, ha provato più volte a contattare l’azienda di Cupertino, ma senza successo. Apple Watch offre la funzionalità SOS che invia automaticamente la posizione dell’utente ad uno specifico contatto, mentre nella prossima versione di iOS potrebbe essere aggiunto un “panic command“. Ciò rappresenta sicuramente un passo nella giusta direzione, ma EENA chiede che i dati sulla posizione geografica siano inviati durante tutte le chiamate di emergenza.
L’organizzazione spera che Apple possa integrare AML negli iPhone, in modo da migliorare la sicurezza dei suoi utenti. Secondo una stima recente, la tecnologia potrebbe salvare oltre 7.500 vite nei prossimi 10 anni. Occorre però la collaborazione delle software house e dei singoli paesi europei. L’Italia, come al solito, procede a rilento. L’unico modo per inviare i dati sulla posizione è installare l’app 112 Where ARE U per Android, iOS e Windows 10 Mobile/Windows Phone 8.1. Ovviamente il servizio funziona solo dove è attivo il numero unico 112.