Niente sesso siamo inglesi, si diceva una volta. Forse prima di Facebook, perché una ricerca commissionata da una trasmissione del canale televisivo UKTV sembra smentire questo detto, anzi: i sudditi della regina sembrano aver scoperto con Facebook uno strumento per infuocare le loro relazioni.
I risultati di questa ricerca sono anticipati da AllFacebook che riassume le statistiche più rilevanti:
- Il 46% ha inviato testi hard a qualcuno diverso dal proprio partner;
- Il 35% ha incluso autoscatti di sé nudo negli SMS;
- Il 30% guarda porno online;
- Il 17% guarda porno online con il proprio partner;
- Il 10% ha fatto sesso con un collega (50% di questi durante la pausa lavoro).
Il dato che però interessa di più è quello legato proprio al social network di Palo Alto: l’11% degli intervistati (un campione di duemila adulti) ha ammesso di aver fatto sesso con qualcuno conosciuto su Facebook. In più della metà dei casi, la relazione non si è ripetuta.
Abbiamo parlato delle relazioni sentimentali sui social network e della esplosione di siti di appuntamenti, ora questa ricerca mostra un lato meno noto anche del popolo di Facebook.
Molto probabilmente riguarda anche noi italiani, di certo più passionali degli inglesi. Chissà quale percentuale emergerebbe riguardo ai 17 milioni di utenti del Belpaese?
Al di là del giudizio morale che ognuno vorrà dare, è tecnicamente interessante perché dimostra come in realtà questo social network non alimenti affatto la solitudine, anzi: è ormai chiaro a molti osservatori come tenda ad aumentare le opportunità di incontri in carne e ossa.
Ma queste statistiche sono veritiere? Chris Matyszczyk non ne è affatto sicuro:
È veramente possibile che con tutto il parlare che si fa di Facebook come l’unico posto per incontrare qualcuno di questi tempi, solo l’11 per cento siano riusciti a consumare coi loro contatti? È davvero probabile che, dopo centinaia di messaggi, la foto del profilo, immagini con abbigliamento optional solo il 11 per cento di amici di Facebook vogliono diventare, diciamo, “più che amici”? Per me è chiaro che alcuni intervistati hanno mentito.
L’unica cosa certa è che Mark Zuckerberg ha cambiato idea sull’uso spudorato del social network per questo genere di interessi. Forse non tutti ricordano che nei primi due anni di vita Facebook prevedeva nel campo “alla ricerca di” le opzioni “Random play” (riproduzione casuale) e “Whatever I can get”, (tutto quello che posso ottenere): dei focus decisamente sex driven, che poi sono stati tolti.
Insomma, l’immagine del sito e del suo creatore, sotto i riflettori anche per la pellicola di David Fincher, è cambiata e si è fatta più understatement. Gli utenti, però, continuano giustamente a fare quello che vogliono.