I problemi economici che affliggono il gruppo Sharp sono noti da tempo. La bontà dei prodotti e la bontà della situazione finanziaria non vanno di pari passo: mentre il gruppo continua ad immettere sul mercato prodotti in grado di confermare la forza del brand, e mentre l’azienda sforna display che Apple utilizza per i propri terminali, ai piani alti del management si stanno probabilmente vagliando alcune possibilità per recuperare posizioni e capitali da giocarsi in seguito in investimenti, ricerca, sviluppo e crescita. Con alcuni partner d’alto bordo come osservatori interessati.
Dell e Intel, infatti, starebbero considerando l’ipotesi di un investimento nel gruppo. Trattasi di investimenti interessati non soltanto in termini di prodotto, ma anche di strategia: accaparrarsi in anticipo una porzione del gruppo significa entrare nella proprietà prima che l’azienda sia considerata definitivamente “spazzatura” dagli analisti. E quest’ultima possibilità appare tutt’altro che lontana: l’emorragia di liquidità sembra tagliare ogni speranza per il futuro e la recente rottura delle trattative con la Foxconn per un investimento pesante in entrata sembrano aver deluso anche le ultime ambizioni. Dell e Intel rappresentano oggi l’ultima spiaggia.
Sia per un gruppo che per l’altro potrebbe essere l’occasione per mettere piede nel mercato dei televisori, ed entrambe potrebbero esserne interessate per cavalcare l’ondata di innovazione che la “scatola parlante” sta per subire nei prossimi mesi sulla scia delle novità in arrivo. L’idea di tv sempre più “smart” stuzzica e spaventa, poiché i produttori rischiano di rimanerne sommersi mentre chi controlla il software potrebbe accaparrarsi gran parte del lucro derivante.
Il titolo Sharp, sulla scia delle voci delle ultime ore, è tornato a recuperare terreno. La luce in fondo al tunnel, però, ancora non si vede.