Hanno lo stesso formato e gli stessi tagli delle tessere telefoniche, e saranno vendute anche negli stessi posti; non è un caso che a produrle sia AT&T, una delle maggiori compagnie di telefonia degli Stati Uniti. Con le schede PrePaid Web Cents, però, non si pagheranno le telefonate, bensì una varietà di contenuti digitali scaricabili da Internet.
Le schede prepagate sono disponibili da questa settimana in tre tipologie, ognuna delle quali permette di fare acquisti in particolari tipi di siti: con la MobileCraze si potranno scaricare loghi e suonerie per telefonini; con la Shockwave.com Gameblast si avrà accesso a siti di giochi e a piattaforme multiplayer; Vindingo 2.0, infine, contiene una sorta di dettagliato servizio Pagine Gialle per oltre 60 città.
Per ora, le carte prepagate sono riservate ai navigatori americani; ma c’è da giurare che, se il tentativo di AT&T avrà successo, le vedremo presto anche da noi. Gli occhi degli analisti sono ben puntati sull’iniziativa, in attesa della reazione dei consumatori. Quello dei micropagamenti è stato finora uno dei grandi problemi del commercio elettronico, dal momento che i clienti sono restii ad utilizzare la carta di credito per le piccole spese.