Si è conclusa ieri l’importantissima asta per le frequenze della telefonia mobile. Competizione storica, sia per il valore complessivo, quasi 4 miliardi di euro, ben sopra le stime minime di 2,4 miliardi e sia per i contenuti. Da oggi infatti possiamo ufficialmente dare il via all’era del 4G o LTE, il prossimo standard della telefonia mobile che ci permetterà di usufruire della super banda larga mobile attraverso i nostri smartphone o tablet pc. Ma vediamo a questo punto di fare la sintesi della conclusione dell’asta e di analizzare chi ha vinto cosa.
Ripartiamo dai lotti più pregiati, quelli da 800MHz dove già da svariati giorni si sono già aggiudicati 2 blocchi a testa Vodafone, Telecom Italia (TIM) e Wind, mentre H3G è rimasta a bocca asciutta.
Per quanto riguarda i blocchi di frequenze da 2600MHz, importanti per il 4G nelle zone urbane, si sono aggiudicati 4 blocchi H3G e Wind, mentre 3 blocchi Telecom Italia e Vodafone. Anche i 3 blocchi disponibili per le frequenze da 1800MHz sono stati oggetto di alcune offerte che hanno visto vincitrici con un blocco ciascuna Telecom Italia, Vodafone e H3G.
Nessuna offerta invece per le frequenze da 2000MHz. In ogni caso visto che l’unico blocco da 2000MHz disponibile risulta ancora libero, i quattro operatori che hanno partecipato all’asta potranno eventualmente lanciare un’offerta lunedì 3 ottobre entro le ore 12.
Tutti i vincitori avranno adesso un mese di tempo per pagare quanto da loro dovuto.
E adesso? E adesso si inizia a parlare di 4G, ma con tempi e modalità non ancora ben chiari.