Allora era tutto vero. Dopo l’arresto di Ryan Cleary, presunto leader del gruppo di hacker Lulzsec, molti prospettavano già la fine di questo gruppo di pirati informatici che nel proprio curriculum vantavano attacchi clamorosi a Sony, Nintendo, PBS, CIA e moltissimi altri nomi noti. Ma proprio Lulzsec, dopo l’arresto di Ryan Cleary aveva minimazzato dicendo che questo ragazzo non aveva nulla a che fare con loro. Eppure a pochi giorni dall’arresto ecco arrivare l’annuncio che il gruppo di hacker si scioglie.
50 giorni di vita “gloriosi” per questo gruppo, con tanto di manifesto programmatico pubblicato e adesso improvvisamente stop. Perché?
Lulzsec, il cui fine era quello di sensibilizzare a una maggior ricerca nel campo della sicurezza informatica, ha dichiarato, nel suo ultimo atto finale, di sperare che con le sue azioni le grandi corporations abbiano compreso l’importanza di migliorare la sicurezza che viene fornita agli utenti.
Tuttavia dietro queste parole potrebbero nascondersi le reali verità di questo repentino abbandono.
Lulzsec cone le sue azioni aveva attirato l’attenzione delle polizie di tutto il mondo, ed è un fatto noto che l’arresto del presunto capo del gruppo rientri in un’operazione internazionale di lotta contro il cyber crimine. Ed è proprio l’arresto di Ryan Cleary che avrebbe probabilmente spinto Lulzsec a sciogliersi in fretta e furia. Se davvero Ryan Cleary è il capo di Lulzsec, con molta probabilità avrebbe potuto fornire agli inquirenti dati e nomi importanti del gruppo di hacker e quindi la sensazione di sentirsi braccati da vicino avrebbe spinto il gruppo di hacker a sparire in fretta e furia…
Comunque come regalo d’addio, Luzsec, ha pubblicato moli di dati “prelevati” da AT&T, AOL, Disney, Universal, EMI e l’FBI. Si chiude davvero il sipario per Luzsec? Nel mondo degli hacker nulla è definitivo…