Quanti account di posta abbiamo? Uno, due, dieci? Per non parlare dei servizi di home banking e di tutti quegli account sul Web che ci permettono di accedere a questo e a quello. Tanti, troppi per essere gestiti con sicurezza. La prima cosa che l’utente medio fa è quella di utilizzare nella maggior parte dei casi la stessa password, magari il proprio nome o cognome o al massimo la propria data di nascita. Semplificazione dettata dall’esigenza di non dover crearsi un database delle proprie password e per non complicarsi la vita in caso di smarrimento.
Tuttavia questa semplificazione è sbagliata perché i pirati informatici sanno della pigrizia degli utenti nel non voler diversificare le proprie password d’accesso e grazie a programmi automatici, scandagliano la rete cercando di forzare gli account sfruttando un database di password probabili.
Ma se proprio non vogliamo dedicare un po’ di sforzi per garantire la sicurezza dei nostri account che a volte possono contenere dati importanti, almeno non utilizziamo le password più banali. SplashData, nota software house, ha stillato un’interessante classifica delle password più comuni e dunque più a rischio su internet. La curiosa classifica deriva da quanto trovato nei programmi automatici dei pirati informatici che tentano di accedere agli account degli utenti.
Volete sapere quali sono le 25 password più comuni e quindi da evitare come la peste? Ecco la classifica:
- password;
- 123456;
- 12345678;
- qwerty;
- abc123;
- monkey;
- 1234567;
- letmein;
- trustno1;
- dragon;
- baseball;
- 111111;
- iloveyou;
- master;
- sunshine;
- ashley;
- bailey;
- passwOrd;
- shadow;
- 123123;
- 654321;
- superman;
- qazwsx;
- michael;
- football.