Si definisce ‘sindrome da studente di medicina del primo anno‘ la forma patologica di pensiero che colpisce molti di coloro che iniziano la loro avventura all’interno del corso di medicina: bombardati da informazioni su ogni tipologia di possibili patologie, sviluppano una grave forma di ipocondria iniziando ad associare in maniera automatica ogni più piccolo sintomo a improbabili malattie degenerative. Tutti i nei diventano possibili tumori, un po’ di sangue al naso può rappresentare un cancro al cervello in fase di sviluppo e pure un mal di testa può essere sintomo di gravi alterazioni della pressione.
Il problema alla base di tale sindrome è costituito dall’eccesso di informazioni che giungono agli studenti, le quali non sono ancora supportate da una adeguata conoscenza in materia e da una sufficiente esperienza nel campo, portando così a interpretazioni dettate più dall’emotività che da dati oggettivi. L’avvento di Internet ha portato in moltissime case la possibilità di avere accesso ad una miriade di informazioni eterogenee, e la tentazione di utilizzare tale strumento per ricercare la causa di anche piccoli disturbi è divenuta per molti irresistibili. Per chi però non ha alcuna dimestichezza con la medicina, le informazioni estrapolate dalla rete possono però risultare eccessivamente decontestualizzate e non supportate da una sufficiente cultura personale in materia, portando così a conclusioni affrettate e spesso eccessivamente catastrofiche, al pari di quanto accade agli studenti di medicina.
La sezione di CNN.new dedicata alla medicina ha pubblicato un simpatico test per scoprire quanto siete sensibili alle patologie descritte all’interno della grande rete, ed evitare così di divenire dei perfetti ‘cybercondriaci’.
Potreste essere dei cybercondriaci se…
… vi sentite peggio dopo aver navigato sul Web invece di meglio (specialmente nel caso il vostro battito cardiaco aumenti sensibilmente quando siete su Internet)
…le rassicurazioni da parte del vostro dottore non vi aiutano (e invece di andare dal medico vi buttate a capofitto su Internet)
…passate velocemente dal sospetto alla convinzione: se vi convincete con facilità che il tremore delle vostre mani non può che rappresentare una precoce manifestazione del morbo di Parkinson allora, forse sarebbe meglio lasciare la diagnosi al vostro medico.
Come evitare di diventare cybercondriaci?
Il dottor Arthur Barsky, professore di psichiatria all’Harvard Medical School, suggerisce: «pianificate in anticipo cosa volete trovare, a quale domanda cercate risposta e quanto tempo volete trascorrere nella ricerca». «Quando siete alla ricerca disperata di consigli medici, disconnettete il vostro intuito. Chiedetevi quindi: avete veramente questa malattia? La risposta sarà per la maggior parte delle volte: “no”».