SoundExchange, società statunitense che si occupa di tematiche riguardanti il diritto d’autore, ha annunciato dell’avvenuto accordo tra oltre 2500 case discografiche e le Web radio. Si tratta di un importante passo in avanti nella controversa situazione che regola il copyright e le percentuali che le radio hanno dovuto pagare fino ad ora per trasmettere musica online.
L’accordo, sottoscritto anche da aziende importanti come Warner Music e Sony BMG, prevede per le radio minori la possibilità di pagare di meno, rispetto alle grandi radio, per continuare la propria attività su Internet.
Il problema delle entrate derivanti da questi progetti che agiscono esclusivamente online era nato più di due anni fa e non c’era mai stata una regolamentazione ben specifica che potesse stabilire con certezza quanto una radio doveva pagare.
Adesso la differenza viene stabilita in base alle entrate economiche della radio. Le emittenti che fatturano più di 1,25 milioni di dollari dovranno pagare una percentuale di diritti fino al 25% oppure una somma calcolata in base ad ogni singolo brano passato in streaming. Le radio più piccole invece pagheranno di meno.
Sono state proprio queste ultime a spingere per una riorganizzazione del sistema di pagamenti da parecchi anni, perché molto spesso le spese da sostenere per le royalty erano nettamente superiori ai guadagni reali. Con questo importante accordo vengono stabilite le tariffe fino al 2014 per le radio piccole e fino al successivo anno per le emittenti più grandi.