Così, a prima vista, sembra solo un enorme triciclo elettrico, il Sinclair C5 è frutto dell’inventiva di “Sir Clive Sinclair” (lo stesso inventore dello ZX Spectrum).
Messo in vendita (solo sul mercato inglese) il 10 Gennaio del 1985 ne furono prodotti 17mila esemplari e venne tolto dalla produzione dopo 10 mesi.
Veicolo a tre ruote spinto da un motore elettrico, la direzione era gestita da due manopole poste ai lati del sedile del conducente. Poteva raggiunge al massimo i 24 Km/h cosa che per le leggi inglesi permetteva l’utilizzo del C5 anche alle persone senza patente di guida.
Anche se relativamente economico, solo 400 sterline, fu un vero disastro commerciale. Già in fase di progettazione si rivelò afflitto da vari problemi, infatti come veicolo era poco idoneo al meteo inglese in più il freddo faceva scaricare rapidamente le batterie. Venne anche imputato di scarsa sicurezza sulle strade affollate delle città inglesi, in pratica non era un prodotto fatto per le strade della Gran Bretagna.
Subito dopo la messa in vendita, preso atto di questi problemi la Sinclair Vehicles Ltd cercò di correre ai ripari, fornendo i C5 di cappotta, di una migliore fanaleria e di un sistema per permettere una maggior visibilità del veicolo alle altre auto nel traffico.
Nonostante l’insuccesso commerciale del C5, ci sono ancora oggi molti cultori di questo strano veicolo; su Internet è possibile visitare siti di appassionati e procurarsi anche i progetti di modifiche apportate.
Pochi sanno che nei C5 batte un cuore tutto italiano, infatti i motori elettrici venivamo prodotti in Italia dalla Polymotor, cosa che fece nascere la legenda metropolitana secondo la quale i C5 erano spinti dal motore di una lavatrice.