Il 25% circa delle ricerche elaborate dal motore Wolfram Alpha è da attribuire a Siri. A soli quattro mesi dal lancio dell’iPhone 4S, unico dispositivo a integrare ufficialmente l’assistente vocale, il numero di richieste inoltrate dagli utenti del più recente melafonino mediante la nuova tecnologia Apple continua a crescere.
Una partnership, quella tra l’azienda di Cupertino e Wolfram Research, che si sta rivelando fruttuosa per entrambe le parti. Apple può contare su una piattaforma e un algoritmo avanzati per soddisfare le esigenze della propria utenza, mentre la software house di Stephen Wolfram ne guadagna in termini di popolarità e traffico generato, tanto che di recente ha dovuto espandere il proprio organico fino a 200 dipendenti.
Quello dei comandi vocali è un ambito che nel prossimo periodo ospiterà un nuovo scontro fra i big del panorama mobile. Siri ha definito nuovi standard evolvendo le Azioni Vocali Android messe a punto da Google, che ora potrebbe replicare al concorrente con il tanto chiacchierato Project Majel.
Nel frattempo, Wolfram Alpha continua a perfezionare la tecnologia alla base delle sue ricerche, evolvendo ulteriormente le capacità di un algoritmo che già oggi è in grado di interpretare domande poste senza una precisa sintassi (ad esempio “Quanti giorni mancano a Pasqua?”, oppure “Qual è il risultato dell’ultimo Super Bowl?”), fornendo agli utenti risposte precise e immediate.