Gli assistenti vocali, in particolare Siri di Apple, rappresenterebbero un rischio per gli automobilisti: è questo l’allarme lanciato dalla AAA Foundation for Traffic Safety, un’organizzazione statunitense volta a promuovere la sicurezza alla guida. A quanto pare, nonostante permettano di non togliere le mani dal volante, le nuove tecnologie avrebbero un peso importante nel distrarre il guidatore. Perché, tuttavia, Siri è considerata peggiore di altri sistemi analoghi?
L’organizzazione ha voluto misurare il livello di dissonanza cognitiva causata dai sistemi portatili di interazione vocale, sia previsti in smartphone e tablet che integrati direttamente nella vettura. Nel caso di Siri non si parla tuttavia del sistema CarPlay, bensì del suo utilizzo su un iPhone o un iPad in auto. La società ha quindi sottoposto alcuni volontari a un test di guida previo il monitoraggio di battito cardiaco e altre funzioni vitali, oltre a un controllo elementare delle funzioni cerebrali.
Stando alle rilevazioni, così come è facile intuire, guidare senza alcun dispositivo acceso garantisce il maggior livello di sicurezza al volante. Segue quindi l’ascolto della radio, con un basso rischio di distrazione, mentre la lettura di messaggi SMS si attesta su una fascia di rischio media. Sempre in questa gradazione si trovano la composizione di messaggi vocali e la navigazione su menu semplici. Alle ultime posizioni si attestano invece il ricorso a interfacce complesse e proprio Siri di Apple. Così spiega Peter Kissinger, CEO di AAA Foundation for Traffic Safety:
Le tecnologie utilizzate nelle automobili che si basano sulla comunicazione vocale possono avere conseguenze non preventivare e influire sulla sicurezza stradale. Il livello di distrazione e l’impatto sulla sicurezza può variare tremendamente in base allo strumento o al sistema che il guidatore sta usando.
Per l’analisi di Siri, l’esperimento ha valutato il tasso di distrazione nel ricevere e inviare messaggi SMS, aggiornare i social media e controllare gli appuntamenti in calendario. Stando ai risultati, la proposta di Apple sarebbe più pericolosa rispetto a quelle di altri produttori OEM: il sistema Entune di Toyota sarebbe quello meno pericoloso, seguito da COMAND di Mercedes e Ford Synk. La tecnologia MyLink di Chevrolet, invece, si avvicina molto alle peculiarità di iOS 7, seppur non superandole. Per quale motivo, tuttavia, l’assistente vocale di Apple rappresenta un rischio maggiore per l’automobilista?
Nonostante la ricerca non lo spieghi chiaramente, sembra che all’aumentare delle funzioni, cresca anche la distrazione: il guidatore, infatti, si trova disponibili una lunga serie di task che possono allontanare l’attenzione dalla strada, si pensi ad esempio al coinvolgimento bel partecipare a una accesa discussione sui social network. Non sarebbe quindi l’assistente vocale in sé a determinare il pericolo, quanto l’estensione delle sue possibilità. In realtà, va sottolineato anche l’approccio d’analisi potrebbe non essere del tutto esaustivo, considerato come il metro di misura non sia stato adattato alle specificità dello strumento analizzato. Di conseguenza, Siri perde il confronto laddove altri prodotti nemmeno entrano nella competizione, poiché sprovvisti di certe funzioni. E non è dato sapere siano effettivamente più sicuri: tornando sempre all’esempio dei social network, non è detto che un assistente vocale sprovvisto di tale feature non spinga il guidatore a tener stretto fra le mani lo smartphone pur di aggiornare Facebook e Twitter, con tutto quello che ne consegue nel calcolo delle probabilità di un incidente.