Negli ultimi mesi i siti web parlanti si stanno moltiplicando. Il motivo?
Per i non vedenti un sito web accessibile, quindi dove i contenuti possono essere letti da un software di sintesi vocale, è necessario. Ma non stiamo parlando di questo…
I nuovi siti integrano la voce non per i disabili ma soprattutto per un azione di marketing. Stando alle statistiche (valori che variano molto da analista a analista) un visitatore si ricorda il 20/30% di quello che legge contro il 70/80% di quello che ascolta.
Molti hotel, agriturismi e in generale molti siti di strutture ricettive, hanno utilizzato la voce per descrivere la struttura, per informare i visitatori delle offerte speciali, per convincerlo a scegliere quella struttura al posto di un altra.
Siti web di assicurazioni hanno utilizzato la voce per guidare l’utente nell’utilizzo dei servizi on-line. In questo modo viene avvantaggiato chi non utilizza molto spesso internet e soprattutto (come dichiarano le stesse assicurazioni ) aiutano gli anziani a svolgere le principali operazioni.
Molti altri hanno utilizzato la sintesi vocale in ogni pagina rendendo inagibile (per la lentezza) ai molti navigatori “analogici” (privi di connessione adsl) e rendendo stressante la visualizzazione delle pagine in quanto ogni volta che si cambia pagina parte sempre la stessa presentazione vocale.
Riassumendo i siti vocali possono essere utili per guidare i meno esperti ai servizi internet (come ad esempio in un servizio di home banking), possono essere interessanti per “colpire” l’utente su un determinato concetto come la promozione di un prodotto in un sito e-commerce e possono essere stressanti se il sito presenta un eccesso inappropriato di voce.
Quindi mi chiedo… cosa ne pensate voi di questi siti che con molta più frequenza invadono il web attualmente in prevalenza privo di “voce”?