I droni, soprattutto quelli impiegati in ambito professionale, possono costare migliaia di euro. Lo stesso vale per l’attrezzatura equipaggiata a bordo: fotocamere, videocamere, sistemi per il monitoraggio del territorio o per la rilevazione dei dati dall’alto. Trattandosi di dispositivi che funzionano esclusivamente in volo, c’è sempre il rischio che qualcosa possa andare storto, con conseguenze poco piacevoli soprattutto dal punto di vista economico. Ecco perché un accessorio come un paracadute può tornare molto utile.
Quello progettato dall’azienda finlandese SkyCat è piuttosto innovativo: anziché impiegare un sistema di innesco a CO2 in pressione come altre soluzioni già sul mercato, utilizza una molla mantenuta in tensione da un fusibile. Un metodo in attesa di brevetto, che assicura la massima sicurezza sia durante l’uso che in fase di trasporto, così come un’elevata reattività. A distribuirlo in Italia è Masterdrone, brand commerciale del gruppo Hydro2power. Ce ne sono diversi, di dimensioni e capacità differenti, da scegliere a seconda del modello di drone su cui dev’essere equipaggiato. Il funzionamento è mostrato in modo piuttosto chiaro dal filmato in streaming di seguito.
In caso di emergenza il paracadute viene espulso in pochi millisecondi (tra 0,08 e 0,2 secondi) aumentando notevolmente la possibilità di atterraggio sicuro. Il paracadute non utilizza CO2 in pressione, ma una molla tenuta in tensione da un fusibile (metodo in attesa di brevetto). Inoltre bastano pochi minuti per imballare il dispositivo per un altro lancio.
Per quanto riguarda i prezzi, il modello X55-CF (adatto per droni da 3-4 Kg) che pesa in totale 320 grammi, è in vendita a 449 euro. Il launcher ha dimensioni pari a 55×200 mm e garantisce il perfetto funzionamento per rallentare cadute da un’altezza anche inferiore ai dieci metri. Queste le immagini del kit.