Skype, il software che ha imposto il proprio nome nel settore della telefonia VoIP, forte di un presente empio di buoni auspici, guarda lontano e palesa obiettivi tali da imporre una ridefinizione dell’intero ambiente della telefonia. E tutto ciò entro un periodo valutabile in poco più di un paio di anni.
Skype nasce nei laboratori di Niklas Zennstrom e Janus Friis e gode di eguale progenitura del noto Kazaa. Il software permette di usare la connessione alla Rete per effettuare vere e proprie telefonate nelle quali la trasmissione della voce viaggia tramite web. Tale sistema, giocoforza, costituisce una importante alternativa alla telefonia tradizionale perchè, sfruttando un mezzo delocalizzato quale la Rete, elimina ogni vincolo geografico e permette di abbassare notevolmente le spese telefoniche di privati e (soprattutto) aziende.
Una ricerca Evalueserve getta ora una luce tetra sul futuro dei big della telefonia: entro il 2008 il VoIP inizierà a pesare prepotentemente sul mercato della telefonia e gli attuali gestori vedranno cadere i propri profitti di una percentuale valutabile attorno al 25%. Con numeri di tale portata è facile supporre le possibili conseguenze sul mercato. In particolare la ricerca evidenzia la particolare fragilità del mercato europeo, ancora basato sulle tariffe basate sulla tipologia della telefonata (sulle variabili spazio/tempo): tale fragilità faciliterà ulteriormente l’avanzata del VoIP e probabilmente indirizzerà le compagnie telefoniche verso una decisa ridefinizione delle proprie strutture o dei propri piani tariffari.
Evalueserve prevede che nel 2008 gli utenti Skype costituiranno una massa valutabile attorno a 140-245 milioni di unità, il che acquisisce ulteriore importanza in relazione al fatto che gli attuali numeri della compagnia presentino un’utenza mediamente 10-15 volte inferiore. Mentre Skype punta alle aziende avanzando appositi pacchetti comprendenti voice-mail e videoconferenza, da più parti si vede nell’ipotesi di un’offerta GPRS il cavallo di troia che porterebbe Skype a mettere in discussione anche il settore della telefonia mobile.