Da tempo, molti operatori mobili bloccano le telecomunicazioni che sfruttano la tecnologia Voice Over IP che, grazie alla trasmissione di dati, consente di utilizzare servizi di comunicazione innovativi e a basso costo.
I gestori di telefonia mobile, infatti, vedono nelle potenzialità del VoIP una possibile minaccia al loro operato e così alcuni, pur non impedendo l’utilizzo della tecnologia, hanno cercato in tutti modo di ostacolarlo: è il caso ad esempio di T-Mobile che ha previsto l’uso di Skype a pagamento.
Così, nonostante piccoli passi avanti, Skype si è vista costretta a rivolgersi all’Unione Europa per chiedere che agli utenti possessori di telefoni cellulari non sia impedito di far uso dei servizi VoIP forniti dalla società, anche su dispositivo mobile.
Il commissario per le Telecomunicazioni Viviane Reding si è mostrata sensibile a tale problematica e ha affermato che il comportamento degli operatori mobili starebbero violando le norme antitrust per cui potrebbe rendersi necessario anche una sanzione.
La lettera arrivata a Bruxelles da Skype richiedeva il rispetto della Net neutrality e sottoponeva all’attenzione dei Commissari alcuni iniziative di alcuni operatori mobili per ostacolare la diffusione del VoIP.
Il Voice-Over-IP è una tecnologia innovativa con il potenziale per cambiare radicalmente le esistenti strutture del mercato delle telecomunicazioni, per aumentare la competitività e per rendere la telefonia più efficiente, più flessibile e più vicina alle esigenze degli utenti.
Queste le parole esatte della Reding che ha anche aggiunto:
Come principio generale, la discriminazione dei servizi VoIP da parte degli operatori con significativo potere di mercato non può essere tollerato dalle autorità di controllo nazionali e dovrebbe essere perseguito con gli opportuni strumenti già disponibili.
Se la Commissione Europea dovesse accettare le richieste di Skype, finalmente si arriverebbe a una buona apertura e diffusione del VoIP con innumerevoli vantaggi per i fruitori del servizio.