Il quotidiano Repubblica, in un articolo di qualche giorno fa, annunciava la collaborazione che avverrà tra Skype e le forze di polizia, con l’obiettivo di poter intercettare le telefonate degli utenti di Skype sotto inchiesta.
La famosa compagnia ha così ceduto e appoggerà questa iniziativa in seguito ai ripetuti appelli di Eurojust, l’organismo europeo che coordina le indagini in materia di criminalità informatica, e della Direzione Nazionale Antimafia Italiana.
L’allarme, prosegue Repubblica, è partito dallo stesso quotidiano, in quanto aveva scoperto come i criminali si servissero di Skype per discutere dei loro malaffari rendendo vane le indagini.
Il fatto che nessuno conosca i file sorgenti di Skype ha logicamente indotto i criminali a comunicare tra loro mediante Skype.
Ciò che si aspetta Eurojust, secondo Repubblica, è la concessione degli algoritmi e dei codici che permettano ai tecnici delle procure di superare i sistemi di sicurezza di Skype e decifrare i segnali digitali in modo da poter ascoltare le chiamate.
Non è la prima iniziativa di un organismo pubblico che vuole ampliare il campo delle intercettazioni anche alle chiamate VoIP, la Svezia mesi fa aveva approvato una legge a riguardo, ampliandola con le intercettazioni di email e fax otre alle chiamate vocali.