Sta facendo discutere non poco la scelta di Vodafone di differenziare le tariffe offerte al pubblico imponendo la sottoscrizione di un’apposita offerta per poter sfruttare le chiamate via VoIP usando i più comuni client del settore tra cui, ad esempio, Skype.
Una scelta che toglie ai clienti la possibilità di sfruttare la Rete per effettuare chiamate, a meno che non si scelga l’opzione Mobile Internet Plus, disponibile a 8 euro a settimana per 2 GB di dati. Una novità che impone quindi un sovrapprezzo in più a chi volesse usare il VoIP sotto la rete 3G del provider britannico, ragion per cui alle proteste dei clienti si è aggiunta anche quella ufficiale di Skype, che ha apertamente parlato di “attacco alla libertà dei consumatori” e alla “Net Neutrality“.
La dura presa di posizione di Skype non ha però lasciato insensibile Vodafone, che proprio stamane ha risposto altrettanto duramente, rivendicando il diritto a differenziare la propria offerta in modo da assicurare agli utenti la libertà di scegliere se pagare o meno un determinato servizio, com’è in questo caso il VoIP:
“La priorità per la nostra azienda è la trasparenza: offriamo tariffe di ogni tipo e per ogni fascia di utenza. Alcune comprendono il VoIP, altre no. Naturalmente, il traffico VoIP ha un costo, ma è un tipo di servizio che può non interessare a tutti. Per questo tipo di clienti, ci sono offerte che non comprendono l’utilizzo del VoIP, a costi inferiori rispetto a quelle che lo comprendono”.
Secondo Vodafone, la decisione va verso la libertà del cliente, che può scegliere o meno se pagare un sovrapprezzo per avere la possibilità di effettuare chiamate via Internet, con un’evidente limitazione imposta però unilateralmente alle funzionalità della Rete.
Secondo le richieste di Skype, sarà compito delle autorità competenti stabilire se la decisione di Vodafone sia in contrasto con la neutralità della Rete, per una decisione che si annuncia già notevolmente complessa e potenzialmente in grado di creare un precedente molto importante sul mercato.