In seguito all’acquisizione da parte di Microsoft, avvenuta nel 2011, Skype ha modificato l’architettura del servizio sostituendo i supernodi peer-to-peer con supernodi dedicati. Lo switch si è reso necessario per evitare l’interruzione delle chiamate audio/video e quindi per garantire maggiore stabilità e continuità di funzionamento. Un dipendente dell’azienda ha negato qualsiasi coinvolgimento diretto di Skype nello scandalo PRISM scoppiato all’inizio del mese, come aveva invece ipotizzato il New York Times la scorsa settimana.
Secondo le fonti del quotidiano statunitense, molti anni prima dell’arrivo di Microsoft, Skype aveva creato un team di ingegneri che lavoravano su un sistema denominato Project Glass, mediante il quale venivano fornite le conversazioni degli utenti alle agenzie di sicurezza nazionale. La NSA poteva accedere direttamente ai server tramite una backdoor. All’epoca – si parla di circa cinque anni fa – il servizio era basato un’architettura composta da supernodi peer-to-peer usati per la trasmissione criptata dei dati. Per facilitare le intercettazioni era quindi necessaria la collaborazione diretta di Skype.
Molti sospettano che la disattivazione dei supernodi e la creazione di un’infrastruttura centralizzata possa aver semplificato l’accesso ai dati degli utenti. Matthew Kaufman, ex dipendente Skype e ora dipendente Microsoft, afferma invece che lo switch è stato fatto per garantire una maggiore stabilità del servizio, in seguito ai gravi blackout verificatesi nel 2010 e 2011. L’uso di server dedicati permette di risolvere i problemi in tempi più rapidi e di supportare un numero maggiore di utenti.
Un altro vantaggio derivante dagli host dedicati è il minor consumo delle batterie. La vecchia architettura peer-to-peer era stata progettata per i PC, che non hanno nessun problema di autonomia. Oggi Skype viene utilizzato molto su tablet e smartphone, quindi lo scambio continuo di pacchetti con tutti i contatti (durante una conversazione o solo per comunicare il proprio stato) avrebbe consumato le batterie in poco tempo. La recente fusione tra Skype e Windows Live Messenger ha permesso anche l’invio dei messaggi quando il destinatario è offline, il filtraggio dello spam e la rimozione delle URL pericolose.