Arriva dall’Inghilterra l’esperimento atto a dimostrare che il software Skype poteva essere un terreno fertile per la pedofilia e la notizia ha subito messo in allarme tutti in casa svedese.
Il celebre software per il VoIP molto utilizzato in tutto il mondo oltre alle chiamate Voice Over IP mette a disposizione altri servizi, tra cui le chat-room, sarebbe proprio questo il terreno più fertile per i pedofili alla ricerca di occasioni…
Una nota testata giornalistica, Sunday Times, complice con alcuni suoi giornalisti ha architettato un tranello per verificare la pericolosità di queste chat, i giornalisti infatti si sono finti delle ragazzine e si sono infiltrati nelle chat-room di Skype per farsi “rimorchiare” da qualche pedofilo malintenzionato.
Purtroppo il piano ha funzionato in pieno è sono state sorprese tre persone intente ad approcciare le finte ragazzine, i tre uomini con età dai 30 ai 50 anni senza andare troppo per le lunghe hanno subito richiesto foto e tentato di organizzare incontri utilizzando come scusa quella di vedere un video, richieste scioccanti in quanto le finte ragazzine davano un’età compresa tra i 13 e 14 anni.
Kurt Sauer, capo della sicurezza di Skype, è stato costretto ad ammettere che le difese e le precauzioni per la sicurezza nel campo della pedofilia delle chat-room fanno acqua da tutte le parti, non si sono ancora trovati modi concreti per arginare il problema e tutelare i ragazzini/ne che vogliono tranquillamente parlare online.
Altro grosso problema di Skype, come di tanti altri network peer-to-peer, è la tracciabilità delle telefonate, con Skype infatti è molto semplice rimanere nell’anonimato senza paura di essere scoperti e rintracciati in quanto non c’è un passaggio attraverso uno switch telefonico.
Il problema però è in parte risolto, infatti con le chiamate effettuate tramite SypeOut il procedimento è simile alle chiamate tradizionali e perciò si diventa tracciabili e riconoscibili, con chiamate Skype to Skype invece il procedimento è molto più complicato anche per le autorità.
Ma le chat-room non le ha di certo inventato Skype, e prima di loro già altri hanno dovuto fare i conti con i problemi di pedofilia e sono ricorsi a soluzioni di prevenzione, molto spesso infatti i ragazzini vengono caldamente invitati a NON DARE il numero di cellulare online o a NON FORNIRE MAI indirizzi di abitazione e quant’altro.
I genitori sono stati avvisati, ma questo non significa Skype-Pedofilia = BASTA COMPUTER, le soluzioni esistono, una su tutte Skypito la versione studiata proprio per i più piccoli che permette un parental control limitativo, e poi un po’ di educazione web da fare ai propri figli che non fa mai male…
Per maggiori informazioni rimando all’articolo ufficiale del Times