Un altro tassello si aggiunge al puzzle dei brevetti: la paternità della gesture in uso su tutti i dispositivi iOS, lo slide to unlock, è stata assegnata ad Apple rendendo potenzialmente illegale ogni altro smartphone in commercio che utilizzi lo stesso sistema di sblocco.
Forse potrebbe sembrare eccessivo ritenere in difetto tutti i dispositivi Android, ma considerando come spesso le guerre legali si riescano a vincere anche grazie a dei cavilli e leggendo ciò che Apple ha richiesto di brevettare già nel 2005 (dunque prima della presentazione di iPhone), possiamo renderci conto come Cupertino si ponga indubbiamente in una posizione di vantaggio.
Gli inventori di questo brevetto (il responsabile dello sviluppo di iOS Scott Forstall e gli ingegneri Imran Chaudhri, Bas Ording, Freddy Anzures Allen, Marcel Van Os, Stephen O. Lemay e Greg Christie) lo hanno infatti descritto come segue:
«Un dispositivo con display sensibile al tocco può essere sbloccato tramite una serie di gesti eseguiti sul display. Il dispositivo viene sbloccato se il contatto con il display corrisponde ad un gesto predefinito per sbloccare il dispositivo. Il dispositivo mostra una o più immagini da sbloccare rispetto al gesto predefinito che deve essere eseguito e tale gesto deve rispettare l’immagine di sblocco, con relativo movimento. Il dispositivo può inoltre mostrare segnali visivi predefiniti che mostrano come spostare l’immagine per sbloccare il dispositivo.»
Sebbene il disegno incluso nella richiesta di brevetto richiami evidentemente l’attuale schermata di sblocco di iOS, è chiaro che con la registrazione di un simile brevetto Apple potrebbe dichiarare guerra praticamente a tutti gli smartphone oggi in commercio: lo sblocco con codice di Android o quello tramite puzzle visto su alcuni Samsung, e addirittura lo sblocco di un Windows Phone con uno swipe verso l’alto, potrebbero rientrare in questa descrizione.