Sarà per il debutto di nuovi modello come Mini e Max che rispondono a specifiche esigenze, sarà per l’arrivo dei dispositivi in territori prima non interessati dalla commercializzazione (Italia compresa), ma gli smart speaker della linea Google Home hanno fatto registrare nell’ultimo periodo un’impennata nel numero di dispositivi acquistati: +709% se si confrontano le vendite del Q1 2018 con quelle dello stesso periodo del 2017.
Più precisamente, nel primo trimestre dell’anno (quello che va da gennaio a marzo) ne sono stati acquistate 2,4 milioni di unità in tutto il mondo, contro le circa 700.000 del Q1 2017. Ad oggi il gruppo di Mountain View controlla il 26,5% del segmento di mercato, secondo le valutazioni effettuate e condivise da Strategy Analytics. Il leader rimane ancora Amazon, che ha battuto tutti sul tempo proponendo per prima i modelli della sua gamma Echo con l’intelligenza artificiale dell’assistente Alexa: oggi il colosso dell’e-commerce detiene il 43,6% di market share, con una crescita del 102% tra il Q1 2017 e il Q1 2018.
Per trovare Apple con il 6% del suo HomePod basato su Siri bisogna scendere alla quarta posizione (l’ultimo gradino del podio è assegnato ad Alibaba con il 7,6%). Segue nella chart Xiaomi con lo 0,2%, mentre ad altri produttori non meglio specificati è assegnato complessivamente un 1,3%.
Gli smart speaker sembrano poter essere la vera next big thing del mondo hi-tech, l’anello di congiunzione tra l’universo mobile e quello delle smart home, basato sull’interazione mediante comandi vocali che di fatto solleva l’utente dall’obbligo di toccare un display touchscreen oppure un controller fisico. Se ne venderanno sempre di più, man mano che l’elenco delle loro abilità verrà arricchito con l’integrazione di nuove funzionalità dedicate alla fruizione dei contenuti multimediali, alla ricerca delle informazioni online e al controllo degli apparecchi presenti nello spazio domestico.