Prima che l’amministrazione Trump decidesse di bloccare il business di Huawei negli e con gli Stati Uniti, vi era la possibilità che la cinese lanciasse uno smart speaker in collaborazione con Google.
Le due società avrebbero voluto rivelare l’altoparlante connesso, con l’Assistente Google a bordo, durante il classico evento di Huawei dove si sarebbe parlato di tecnologia e futuro. Purtroppo, secondo quanto riferiscono i media statunitensi, la mossa del Dipartimento del Commercio a stelle e strisce, di inserire Huawei nella black list governativa, ha frenato il progetto, fino ad annullarlo del tutto, almeno per quest’anno.
Stando alle fonti, Huawei e Google lavoravano al dispositivo da almeno un anno, e non solo su tale oggetto ma anche su una maggiore implementazione dei telefonini marchiati dalla cinese nel complesso ecosistema di Big G, lato mobile, a partire dall’integrazione con Android Auto. Non sorprende del tutto la possibile partnership di cui si parla, visto che in passato spesso hanno collaborato, sia dal punto di vista dell’hardware che del software.
Nel 2015, ad esempio, Google e Huawei hanno lavorato insieme allo smartphone Nexus 6P. Per svilupparlo, gli ingegneri cinesi hanno trascorso mesi negli Stati Uniti, presso la sede di Google. Big G, dal canto suo, ha fornito a Huawei un laboratorio dedicato nel suo campus di Mountain View. I tecnici di Shenzen hanno contribuito a finalizzare elementi del display, fotocamera e altre funzioni.
Il fatto che i piani dello smart speaker siano falliti, o almeno rientrati, dimostra che la lista nera dell’amministrazione Trump ha avuto conseguenze reali per la linea di prodotti Huawei. Anche se il presidente Trump e la controparte cinese Xi Jingping potrebbero aver raggiunto una tregua volta a rimuovere alcune restrizioni, i rapporti commerciali sono bel lungi dal rientrare concretamente.