Si chiamava Zopa, ora si chiama Smartika e nel frattempo molte cose sono cambiate per rendere più allineato alle normative italiane quello che è uno dei nomi principali del mondo del social lending nel nostro paese. Smartika annuncia oggi una nuova estensione del proprio servizio di prestito e investimento (a seconda che si guardi al servizio da parte di chi chiede denaro, o dalla parte di chi lo mette a disposizione): il servizio apre anche ai richiedenti i quali non hanno a disposizione una storia creditizia esistente.
L’accesso al credito di privati che non vantano una storia creditizia esistente e senza macchie era fino ad oggi pressoché sbarrato da banche e finanziarie: ora Smartika, la prima piattaforma di Social Lending italiana, attraverso i suoi Prestatori, offre anche questa possibilità confermando di essere vicina ed attenta alle necessità degli italiani.
I Richiedenti senza storia creditizia sono assegnati a un nuovo mercato Smartika a loro riservato (che si va ad affiancare a quelli riservati a chi ha storia creditizia) e le loro richieste, se valutate positivamente, saranno finanziate dai Prestatori.
Quel che Smartika mette a disposizione è dunque un nuovo canale privilegiato per dialogare con il mondo del credito, attingendo nel social lending una opportunità in più per sposare i propri interessi. Trattasi di un canale esterno alle tradizionali soluzioni bancarie, ma non per questo meno sicuro o meno conveniente. Anzi. Inizialmente tale nuovo servizio pone un limite pari a 1000 euro di richiesta minima e 5000 euro di richiesta massima e vi potranno accedere dipendenti a tempo indeterminato, determinato o part-time, nonché lavoratori con contratto di inserimento o apprendistato e pensionati. «Con l’ottenimento del prestito richiesto», spiega Smartika, «i richiedenti di questa nuova categoria, potranno anche cominciare a costruire la propria storia creditizia, presupposto fondamentale per l’accesso al credito».
Il gruppo vede in questo servizio non soltanto una mano protesa nei confronti di categorie già in evidente difficoltà di accesso al credito, ma anche una opportunità per iniziare a costruire un precedente creditizio che possa aprire le porte a future richieste anche in ambito bancario. Spiega Maurizio Sella, fondatore e amministratore delegato Smartika:
L’accesso al credito per i privati che non possano vantare una storia creditizia è di fatto escluso da parte di banche e finanziarie, già restie a finanziare in questa fase di credit crunch. Oggi Smartika con i suoi Prestatori offre questa possibilità, sicuramente importante e necessaria per le fasce giovanili ma, più in generale, per tutti coloro che non hanno avuto in passato necessità di richiedere prestiti.
Occorre ricordare come il social lending sia un modo del tutto differente di pensare al mondo del credito. Chi chiede e chi offre si incontrano online, con una semplice intermediazione tecnica da parte di un gruppo oggi iscritto come Istituto di Pagamento autorizzato e vigilato dalla Banca d’Italia: persone che prestano denaro ad altre persone, insomma, secondo metodi e regole predefinite dal canale di interscambio. Chi offre, può decidere quale tasso richiedere; chi chiede, può decidere a quale tasso d’interesse attingere. L’incontro dei due poli genera valore dato dall’assenza di una complessa macchina bancaria a fare da intermediatrice, con vantaggi che si spalmano su entrambi i lati dell’accordo: «Il Taeg è molto conveniente: si parte dal 5,8% per i migliori profili ed è mediamente pari al 9,9% (-25% circa rispetto a quanto mediamente praticato da banche e finanziarie)».