Nei prossimi mesi arriveranno sul mercato numerosi smartphone con processore quad core che trasformeranno i dispositivi in potenti computer portatili, ma nonostante l’utilizzo di chip realizzati a 32 nanometri, i produttori non hanno ancora risolto il problema principale, ovvero l’autonomia. Un gruppo di ricercatori italiani e giapponesi è al lavoro su una super batteria che alimenterà lo smartphone per almeno 90 giorni.
Attualmente, gli smartphone di fascia alta permettono di giocare e di navigare in Rete, ma per utilizzare tutte le funzionalità del prodotto è necessario sfruttare al massimo i componenti hardware, in particolare, processore, GPU e modulo WiFi. Ciò comporta però una riduzione dell’autonomia che, nei casi estremi, non permette nemmeno di arrivare a fine giornata.
Il progetto avviato dal Veneto Nanotech, il Distretto Veneto delle Nanotecnologie, e dalla Nagano Techno Foundation mira a realizzare super batterie intelligenti che garantiranno un’autonomia fino a tre mesi. Queste batterie, basate su materiali nanotecnologici, integreranno un sistema intelligente che erogherà la giusta corrente ai dispositivi, riducendo al minimo gli sprechi di energia. Una delle tecniche impiegate è denominata “coating” e prevede l’uso di rivestimenti nano strutturati.
Le super batterie non saranno solo destinate ai dispositivi mobili, come smartphone e tablet, ma potranno trovare posto anche negli elettrodomestici casalinghi e nelle auto elettriche. La collaborazione tra Italia e Giappone copre altri 13 progetti, che vanno dalle tecnologie per le persone anziane al settore delle energie rinnovabili, come la produzione di pannelli solari.