Li chiamavano carputer: sistemi informatici con i quali arricchire a piacimento l’esperienza di guida con musica, film o addirittura interazioni elettroniche con l’auto. Oggi il concetto è ormai superato, con gli smartphone abili ad integrare ogni singola funzione dei vecchi concept. Solo un tassello ancora manca: una completa integrazione tra il telefono e la vettura. Tre nomi, però, hanno siglato un’intesa per portare a compimento anche quest’ultima fondamentale funzione: Nokia, Navteq e Magneti Marelli.
L’obiettivo è quello di integrare funzionalmente lo smartphone e l’automobile, permettendo così alle parti di interagire sviluppando fondamentali sinergie: «Questa inedita tecnologia di connessione, rende tutte le funzioni, servizi e applicazioni dei cellulari disponibili attraverso gli schermi ad alta risoluzione e l’impianto audio della vettura, oltre a consentire lo scambio di informazioni tra cellulare e autovettura e l’accesso ai dati satellitari tramite la funzione GPS». Le potenzialità sono con tutta evidenza importanti: «La connessione tra il cellulare e la centralina dell’auto permette di trasmettere dati importanti (ad esempio sul livello del carburante e lo stato del motore) e, in combinazione con le informazioni GPS, di accedere anche ai servizi basati sulla localizzazione, come ad esempio di individuare la stazione di servizio più vicina con i prezzi del carburante più convenienti oppure ricevere un buono elettronico per un caffè se l’automobilista sceglie una certa stazione. Inoltre, la nuova tecnologia supporta le funzioni di assistenza alla guida sicura ADAS (Advanced Driver Assistence System), utili per avvisare il conducente, ad esempio, della presenza di una curva pericolosa. Il sistema integrato consente di visualizzare sullo schermo del cruscotto tutto ciò che appare sullo schermo del cellulare, mentre i comandi possono essere impartiti localmente, con gesti, premendo tasti o più tradizionalmente tramite i normali pulsanti sul cruscotto per la massima facilità di utilizzo».
Il progetto prende il nome di “Virtual Networking Computer Layer“, tecnologia in fase di sviluppo ed attualmente ai box presso il Centro Ricerche Nokia di Palo Alto. Un annuncio anticipato, dunque: un modo per spiazzare la concorrenza, probabilmente, ma anche un modo per lasciar intendere quanto e come Nokia stia scommettendo sulla qualità dei propri device e sulla centralità del loro ruolo nella vita di ogni giorno.
La connessione tra auto e smartphone sarà realizzata tramite bluetooth o cavo USB: «Per i tragitti brevi il conducente può lasciare il cellulare nella valigetta e collegarsi in wireless, mentre per i viaggi più lunghi è possibile mantenere la carica del cellulare collegandolo mediante il cavo USB». Navigazione, musica, telefonia, controllo di parametri fondamentali del veicolo, navigazione e molto altro ancora: lo smartphone diventa una centralina di connessione ed elaborazione, l’automobile diventa invece una periferica che genera stimoli di input e fornisce strutture per l’output.
Spiega Giuseppe Rosso, CEO di Magneti Marelli Electronic Systems: «attraverso una gestione mirata del nodo info-telematico del veicolo, Magneti Marelli consente la comunicazione tra la vettura (più precisamente tra determinate funzioni e dati della vettura) e i cellulari di ultima generazione. Di conseguenza, combinando le capacità e funzionalità dei cellulari con il valore aggiunto rappresentato da un sistema automotive mirato integrato nella vettura, è possibile ottenere la migliore integrazione possibile, specialmente dal punto di vista dell’ergonomia e della sicurezza d’uso».