Lo smartphone? Per terra, nel water, nel bicchiere

Gli utenti rompono smartphone e tablet per goffaggine o distrazione: uno studio svela quali sono le cause più comuni che portano alla rottura del device.
Lo smartphone? Per terra, nel water, nel bicchiere
Gli utenti rompono smartphone e tablet per goffaggine o distrazione: uno studio svela quali sono le cause più comuni che portano alla rottura del device.

Con un nuovo sondaggio condotto dalla società ZAGG si comprende meglio il motivo per cui la qualità costruttiva dei dispositivi mobile sia ultimamente considerata come una delle caratteristiche più importanti dai consumatori: quasi 5 utenti smartphone su 10 e quasi 3 utenti tablet su 10 hanno un hardware danneggiato e spesso continuano a utilizzarlo così, anche con lo schermo rotto. Le cause sono diverse e alcune peraltro molto curiose.

I risultati mostrano nello specifico che il 48% degli utenti smartphone e il 27% di quelli tablet hanno un prodotto con almeno un danno fisico. I semplici graffi al corpo e allo schermo sono i danni più diffusi sia agli smartphone (22% e 19%) che ai tablet (10% e 12%), mentre un sorprendente 27% degli intervistati ha rotto lo schermo del proprio dispositivo o visto perdite di liquido almeno una volta in passato.

Ma cosa fa di solito un utente quando rompe il suo device? Secondo il sondaggio, 5 proprietari smartphone su 10 e 7 proprietari tablet su 10 continuano a utilizzare il dispositivo rotto; 3 persone su 10 preferiscono direttamente acquistare un nuovo modello e solo quasi una persona su 10 lo fa riparare. Curiose alcune delle modalità che portano alla rottura totale o parziale del proprio dispositivo.

La stragrande maggioranza dei danni avvenuti a un telefono o a una tavoletta digitale è causata da un utente goffo che lo fa cadere per terra. Per quanto riguarda gli smartphone, al 7% delle persone è caduto nel gabinetto; al 7% si è bagnato; al 6% è caduto in un cocktail; al 5% si è graffiato direttamente nella tasca; a un altro 5% è caduto dalla tasca; il 3% non lo ricorda.

La buona è notizia è che oggi sempre più produttori di dispositivi mobile stanno rilasciando sul mercato sistemi in grado di offrire una maggiore resistenza a urti e cadute, ma che siano anche a prova d’acqua e di polvere; tra queste è presente Samsung con il Galaxy S5 mentre il nuovissimo Galaxy Note 4 ha un gap tra vetro e cornice che espone il device a un più facile rischio di rottura, mentre nonostante il caso bendgate l’iPhone 6 sembra offrire una buona resistenza. A ogni modo, in base ai risultati del sondaggio è possibile comprendere che nella maggior parte dei casi basterebbe utilizzare solo una buona cover protettiva per proteggere il proprio telefono o tablet da graffi e rotture.

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