Ieri la conferma ufficiale: Android Wear cambia nome e diventa Wear OS by Google. Un rebranding che arriva a quattro anni esatti dalla presentazione della piattaforma (era il 18 marzo 2014) e che manifesta l’intenzione di infondere nuova linfa vitale a un progetto fin qui non esattamente capace di esprimere al meglio le sue potenzialità.
Oggi il gruppo di Mountain View svela l’elenco completo degli smartwatch che hanno già ricevuto o che riceveranno in futuro l’aggiornamento alla nuova edizione del sistema operativo. Eccoli: Fossil Q Venture, LG Watch Sport, Louis Vuitton Tambour, Michael Kors Sofie, Montblanc Summit, Hugo BOSS BOSS Touch, Movado Connect, Tommy Hilfiger 24/7 You, Guess Connect, Gc Connect, Fossil Q Founder 2.0, Fossil Q Marshal, Fossil Q Wander, Michael Kors Access Bradshaw, Michael Kors Access Dylan, TAG Heuer Connected Modular 45, Diesel Full Guard, Emporio Armani Connected, Fossil Q Explorist, Michael Kors Access Grayson, Fossil Q Control, LG Watch Style, MIsfit Vapor, Nixon Mission, Huawei Watch 2, Casio PRO TREK Smart WSD-F20, Casio WSD-F10 Smart Outdoor Watch, Mobvoi Ticwatch S & E, Polar M600, ZTE Quartz e TAG Heuer Connected Modular 41.
Si tratta essenzialmente di tutti i modelli che già avevano ricevuto l’update ad Oreo e di quelli che si apprestano a farlo. Questo conferma come, nel passaggio, sostanzialmente non vengano introdotte novità di rilievo a livello di software o funzionalità. Come detto in apertura, si tratta dunque di un’operazione di rebranding, voluta da Google per sottolineare come la piattaforma sia perfettamente compatibile l’intera gamma di smartphone basati sul sistema operativo Android, ma non solo, anche con gli iPhone di Apple. Ecco, secondo bigG, il perché del nuovo nome.
Riflette meglio la nostra tecnologia, la nostra visione e, cosa più importante di tutte, le persone che indossano i nostri orologi. Stiamo solo scalfendo la superficie di ciò che è possibile fare con gli indossabili e c’è ancora molto entusiasmante lavoro da fare.