Fitbit ha confermato che lo smartwatch sarà basato sulla piattaforma software di Pebble, azienda acquisita a dicembre 2016. Il produttore californiano rilascerà un SDK (Software Development Kit) per consentire lo sviluppo delle app di terze parti. Non è noto però quando il dispositivo arriverà sul mercato.
In base alle informazioni che circolano da diversi mesi, Fitbit avrebbe avuto varie difficoltà nella progettazione dello smartwatch. I problemi maggiori hanno riguardato il posizionamento sbagliato delle antenne GPS e il mancato superamento dei test di resistenza all’acqua. Il CEO James Park ha dichiarato che l’orologio digitale sarà waterproof. Altre possibili specifiche sono il telaio in alluminio con una forma simile al Blaze, il display a colori, il sensore per i battiti cardiaci e la batteria con un’autonomia di almeno quattro giorni.
Il sistema operativo sarà proprietario, dunque niente Android Wear, ma è comunque prevista la compatibilità con Android e iOS. Il SDK sarà basato su JavaScript, quindi il processo di sviluppo verrà semplificato, consentendo la diffusione rapida delle applicazioni. Il CEO ha dichiarato che le app di terze parti saranno disponibili attraverso una “app gallery”. Oltre alle app dedicate al fitness ci saranno anche app per lo streaming musicale, nonostante la possibile assenza di Spotify.
Rimane tuttavia l’incognita del market share, considerato il duopolio formato da Apple e Google. Fitbit ha venduto oltre 60 milioni di fitness tracker, ma il 2017 è stato un anno piuttosto negativo: il valore delle azioni è infatti diminuito del 60%. Nella classifica dei maggiori produttori mondiali è stato scavalcato da Apple e Xiaomi.