In seguito all’acquisizione da parte di Fitbit, Pebble aveva comunicato che i dispositivi più recenti (Time 2 e Core) non verranno più consegnati e che non ci sarebbero stati più aggiornamenti per i vecchi smartwatch. L’azienda ha invece rettificato le sue dichiarazioni: il supporto per i Pebble già in commercio continuerà per tutto il 2017.
Jon Barlow, uno degli sviluppatori di Pebble, ha innanzitutto sottolineato che il nuovo team formato all’interno di Fitbit non vuole trasformare gli smartwatch in “mattoni” (almeno per il momento). Per questo motivo, il software e i servizi funzioneranno fino alla fine del prossimo anno. Tutti gli elementi dell’ecosistema Pebble (SDK, CloudPebble, Timeline API, firmware, app mobile, portale developer e appstore) rimarranno attivi. Meno chiaro è invece il destino delle app di terze parti, in quanto gli sviluppatori vorrebbero evitare di perdere tempo per dispositivi che verranno probabilmente abbandonati nel 2018.
Barlow ha elencato alcuni cambiamenti previsti in futuro. Dato che i servizi cloud verranno chiusi sarà necessario aggiornare le app iOS e Android per eliminare la dipendenza da alcune funzionalità, come l’autenticazione online. Nei prossimi mesi verranno quindi rilasciate nuove versioni che garantiranno il funzionamento degli smartwatch anche senza servizi cloud. Nessun problema per Pebble Health, in quanto non dipende dal cloud.
Per quanto riguarda infine i servizi di terze parti, come dettatura, messaggistica e previsione del tempo, Pebble deve ancora decidere se e come continuare il supporto. Maggiori informazioni verranno divulgate nelle prossime settimane.