Tutti gli smartwatch Wear OS by Google attualmente prodotti dispongono del medesimo chip interno, lo Snapdragon Wear 2100, secondo molti ormai tecnologicamente obsoleto tanto da non consentire alla piattaforma di introdurre nuove funzionalità. Qualcomm ha però comunicato che lancerà in autunno nuovi processori di terza generazione insieme a un orologio di punta.
L’informazione proviene da Pankaj Kedia, senior director wearables di Qualcomm, il quale ha dichiarato a Wareable che la compagnia si appresta a introdurre processori di terza generazione «progettati da zero per un’esperienza smartwatch senza compromessi», che probabilmente consentirà a tale tipologia di indossabili di garantire una migliore durata della batteria, tallone d’Achille della stragrande maggioranza dei device attuali basati su Wear OS, precedentemente noto come Android Wear.
A quanto pare, il gigante dei chip sta progettando le nuove soluzioni in modo tale che possano operare in maniera più efficace con i display sempre attivi (always-on):
Uno smartwatch è prima di tutto un orologio: deve avere un bell’aspetto, deve essere elegante, deve avere un bell’aspetto quando lo guardo o quando non lo guardo. Non può essere statico quando non lo sto guardando, non può essere in bianco e nero quando non lo guardo. Quindi, quando parliamo con consumatori di Fossil e di Michael Kors, vogliono uno smartwatch senza compromessi.
La compagnia non è ancora pronta a rivelare le specifiche dei nuovi chip per orologi intelligenti ma afferma che la piattaforma hardware «cambierà in modo significativo l’ecosistema di Wear OS». Questa rappresenterà dunque un importante punto di partenza rispetto alle prime due offerte per Android Wear. Infatti, il processore Snapdragon 400 utilizzato su precedenti smartwatch era solo un chip telefonico modificato, mentre lo Snapdragon 2100 – a bordo di quasi tutti gli orologi con sistema operativo Google attualmente sul mercato – è stato aggiornato e personalizzato per l’esperienza indossabile. «Nel 2100 abbiamo apportato modifiche al packaging, ai sensori, al software», spiega Qualcomm, ma la terza generazione rappresenterà dunque un tipo di aggiornamento diverso rispetto a quello visto finora.
Kedia si riferisce ai nuovi chip come “dedicati” proprio agli smartwatch e spiega che gli utenti potranno attendersi alcune caratteristiche in comune: tutti i processori disporranno del Bluetooth e Wi-Fi come standard, mentre quelli dedicati al fitness e allo sport avranno un modulo GPS. Molti, inoltre, avranno a bordo la connettività LTE. Un altro vantaggio della nuova architettura sarà relativo alla durata della batteria, che secondo Qualcomm sarà incrementata in modo significativo sia quando l’utente interagirà con l’orologio, ma anche e soprattutto quando non lo farà. Secondo Wareable, una maggiore efficienza della batteria consentirà anche un maggiore utilizzo del sensore per la salute, con il cardiofrequenzimetro che sarà in grado di operare più a lungo.
Bisognerà dunque attendere l’autunno per vedere nei negozi gli smartwatch Wear OS di nuova generazione. Tra questi, dovrebbe esserci il nuovo LG Watch, che si dice sia un ibrido tra un orologio smart e uno tradizionale al quarzo.