Snapchat ha rifiutato 3 miliardi di dollari. A vedersi sbattere la porta in faccia è Mark Zuckerberg, che aveva messo sul tavolo un oneroso assegno per far proprio il servizio e dotare così Facebook di nuovi strumenti e nuove potenzialità. Il discorso si chiude però di fronte al no di Evan Spiegel, CEO e fondatore di Snapchat: per il momento non sarà discussa alcuna proposta di cessione e, se cessione dovrà essere, se ne riparlerà soltanto nel 2014.
A riportare la notizia è il Wall Street Journal: secondo quanto emerso, Facebook avrebbe proposto 1 miliardo di dollari soltanto qualche mese fa ed oggi, anche sulla scia della fortunata quotazione in borsa di Twitter, ha lievitato la propria offerta fino a superare i 3 miliardi. La proposta è chiaramente allettante, poiché viene doppiata la quotazione offerta anzitempo a Instagram. La controparte sarebbe stata però irremovibile: in attesa di offerte immediate migliori, o nell’auspicio per cui con l’anno venturo si possa approfittare meglio della propria posizione, si è scelto di temporeggiare ulteriormente, di far crescere il servizio e di valutare in prospettiva come e se cedere alle lusinghe di qualche “big”.
Snapchat è un servizio di condivisione che sta raccogliendo crescente popolarità. La sua caratteristica è quella di consentire una condivisione privata di testi, video e scatti fotografici, nella consapevolezza per cui la privacy sarà garantita dal fatto che le immagini stesse siano destinate a scomparire dopo poco tempo. Questo, almeno, in teoria: vari gli hack già sviluppati per aggirare tale limitazione, facendo venire meno la vaga promessa di sicurezza portata avanti dal progetto.
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Inutile sottolineare come le caratteristiche del servizio lo abbiano portato in breve tempo ad essere il fulcro delle attività di sexting tra i più giovani, cosa che si è fatta volano del successo dell’app. Il tasso di coinvolgimento del servizio ha raggiunto livelli molto più elevati rispetto ad altri social network e la cosa ha portato a spostare i riflettori sul brand premiando le sue performance di mercato degli ultimi mesi. Tale crescita dovrà ora essere confermata in vista dell’anno venturo, quando il CEO potrebbe cambiare idea aprendo spiragli di trattativa con eventuali acquirenti. Non ora però: Snapchat pensa di poter ancora crescere ed il fantasmino vuol continuare a spaventare chi vede in questo percorso una possibile minaccia agli equilibri attuali del mercato della condivisione.