Qualcomm ha annunciato due nuovi processori durante la terza giornata del Tech Summit 2019. Gli Snapdragon 8c e 7c verranno utilizzati nei futuri notebook “Always On, Always Connected” con sistema operativo Windows 10 on ARM. Lo Snapdragon 8c può essere anche abbinato al modem Snapdragon X55 5G.
Qualcomm tenta da circa due anni di portare i suoi processori sui notebook Windows. Lo Snapdragon 835, progettato per smartphone, era stato integrato negli ASUS NovaGo e HP Envy x2. Successivamente sono stati realizzati specifici SoC per PC Windows, ovvero Snapdragon 850 e 8cx. Quest’ultimo è presente nel Samsung Galaxy Book S (mai arrivato sul mercato) e, in versione custom, nel Microsoft Surface Pro X. Il loro prezzo è troppo elevato per la maggioranza degli utenti, considerata anche la scarsa compatibilità con le applicazioni.
Qualcomm ha quindi deciso di realizzare processori di fascia media e bassa che verranno utilizzati in notebook più economici. Lo Snapdragon 8c, che prende il posto dello Snapdragon 850, è realizzato con tecnologia di processo a 7 nanometri e integra la CPU octa core Kryo 490 con frequenza massima di 2,45 GHz, la GPU Adreno 675 e il modem Snapdragon X24 LTE. Il chip supporta fotocamere singole da 32 megapixel o dual da 16 megapixel, schermi 4K e può essere abbinato al modem Snapdragon X55 5G. Qualcomm promette prestazioni fino al 30% superiori rispetto allo Snapdragon 850.
Lo Snapdragon 7c è invece realizzato con tecnologia di processo a 8 nanometri e integra la CPU octa core Kryo 468 a 2,45 GHz, la GPU Adreno 618 e il modem Snapdragon X15 LTE. Il SoC supporta fotocamere singole da 32 megapixel o dual da 16 megapixel e schermi 2K. Non può essere abbinato ad un modem 5G. Qualcomm promette prestazioni fino al 25% superiori e un’autonomia doppia rispetto ai notebook Windows di fascia bassa con processori x86.
Lo Snapdragon 8cx sarà ancora disponibile per la fascia alta. I notebook con Snapdragon 8c dovrebbero coprire la fascia di prezzo 500-700 dollari, mentre quelli con Snapdragon 7c dovrebbero costare meno di 500 dollari. Il vero ostacolo è rappresentato dal software. Gli sviluppatori devono offrire applicazioni con supporto nativo all’architettura ARM a 64 bit. Le app x86 a 64 bit possono invece funzionare solo tramite emulazione con un conseguente calo di prestazioni.