Snow Leopard è disponibile. Uno degli animali più affascinanti della Terra ha il compito di rappresentare il nuovo sistema operativo Apple, aggiornamento del precedente Leopard (l’update costa peraltro appena 29 dollari), accompagnandone l’approdo sugli scaffali in relativo anticipo rispetto alla tabella di marcia prevista. L’anticipo, peraltro, è anche e soprattutto rispetto ad un’altra data significativa: il 22 Ottobre sarà sul mercato Windows 7, successore di Vista e primo contendente del nuovo Mac OS X 10.6.
Linea principale del nuovo SO è un miglioramento sostanziale rispetto alla versione precedente, senza tuttavia alcuno stravolgimento. Si tratta pertanto soprattutto di una evoluzione in grado di apportare stabilità e performance, con alcune nuove caratteristiche ad integrare la già affermata struttura esistente. Oltre alla riscrittura di Finder, Snow Leopard introduce novità nel Dock, migliori opzioni di preview e, soprattutto, il supporto di Exchange (il che potrebbe aprire nuove porte per i dispositivi Apple nel mercato enterprise). Ma una novità su tutte balza all’occhio: una sorta di elementare antivirus incluso nel sistema operativo.
Il controllo integrato di Snow Leopard non è un vero e proprio antivirus poiché non è in grado di debellare eventuali problematiche di sicurezza riscontrate nel Mac. Al tempo stesso, però, lo strumento è in grado di analizzare il sistema alla ricerca di eventuali offese esterne: il tutto è utile al fine di segnalare all’utente la presenza di attività sospette, invitandolo pertanto ad intraprendere le opportune azioni (il mondo degli antivirus non attendeva altro).
Trattasi di una piccola svolta epocale per Apple. Il gruppo ha sempre affermato la superiore sicurezza dei propri sistemi rispetto alla concorrenza, ma con Snow Leopard vengono prese le prime precauzioni che rispondono agli allarmi lanciati negli ultimi mesi dagli esperti del settore. Gli stessi esperti (tra i quali il noto Dino Dai Zovi) sottolineano oggi la bontà della scelta Apple: il software di Cupertino non è migliore di altri e solo la minore esposizione sul mercato salvaguarda l’utenza della mela dai pericoli invece tipici dell’area Windows. Nemmeno il nuovo strumento sembra poter garantire davvero gli utenti, ma è tuttavia un passo avanti: riconoscere l’eventualità del problema è un primo passo verso la sua risoluzione.
Le migliori performance di Snow Leopard sono infine dovute ad una serie di fattori concomitanti. Innanzitutto il nuovo SO pone l’accento sul 64bit: tutte le principali applicazioni (Finder, Mail, Safari, iCal, iChat) sono scritte in 64bit e l’intero sistema è ora pronto ad aprirsi alle alte performance («Mac OS X è pronto a tutto» spiega il sito ufficiale Apple). Al tempo stesso il sistema fa leva sulla tecnologia Grand Central Dispatch per l’elaborazione in parallelo dei processi (elemento utile a velocizzare e rendere più stabile il lavoro) e su OpenCL per l’uso della scheda grafica come processore secondario aggiuntivo (aumentando così la potenza di calcolo complessiva).