Poche ore fa si proponeva un manifesto programmatico per l’informazione riguardante la pedofilia online e a distanza di poco si è costretti a fotografare una notizia che ha dell’incredibile: una persona in possesso di video compromettenti si è consegnata alla polizia con la convinzione di essere indagata, ma in verità aveva semplicemente ricevuto una mail firmata Sober.Y.
«”Sembra dimostrare che non sempre i bachi informatici sono dannosi”, ha detto un portavoce della polizia nella città occidentale di Paderborn. “In questo caso ci ha aiutati a scoprire un crimine che altrimenti sarebbe rimasto probabilmente irrisolto”»: così Reuters riporta le dichiarazioni compiaciute degli inquirenti che si sono trovati tra le mani l’ingenuo navigatore.
I meriti del fermo vanno attribuiti paradossalmente a Sober.Y, worm che per propagarsi minaccia gli utenti di essere sotto investigazione da parte di FBI, CIA o Polizia tedesca (Bundeskriminalamt, BKA). Il ventenne tedesco (anonimo) che si è visto recapitare la mail ha evidentemente temuto di essere stato scoperto e si è dunque presentato spontaneamente presso le autorità per confessare di non essere completamente pulito. Dopo aver analizzato il computer del malcapitato, gli inquirenti hanno trovato materiale pedopornografico ed il giovane è stato fermato. Su di lui, ovviamente, non v’era in verità alcuna indagine e solo la sua “spontanea” confessione ha aperto la strada alla scoperta.
La storia è stata riportata originariamente da un comunicato della polizia locale di Paderborn. I fatti risalirebbero allo scorso Novembre, ma la notizia è emersa solo in seguito all’informativa datata 19 Dicembre.