Nel fine settimana sono comparse in Rete indiscrezioni relative ad una nuova possibile acquisizione da parte di Google. La società interessata è in questo caso Softcard, specializzata nei pagamenti NFC. L’azienda, una volta chiamata Isis, si è vista costretta a cambiare nome in seguito agli eventi occorsi negli ultimi mesi in medioriente. Quella visibile nell’immagine di apertura è Tappy, la mascotte del gruppo.
La startup ha iniziato la propria attività nel 2010, come joint venture formata da Verizon, AT&T e T-Mobile, una partnership che di fatto ha escluso l’utilizzo della funzionalità NFC di Google Wallet dal software equipaggiato negli smartphone commercializzati dai due operatori. L’iniziativa, nonostante il supporto da parte di alcuni negozi d’oltreoceano, non ha però negli anni successivi raggiunto la diffusione sperata inizialmente, tanto da spingere i vertici ad optare per misure come una serie di licenziamenti che ne hanno ridotto il personale di circa 60 unità. Le stime parlano di 15 milioni di dollari persi ogni mese. L’acquisizione da parte del gruppo di Mountain View, secondo i rumor pubblicati da TechCrunch, potrebbe concludersi con una transazione economica inferiore ai 100 milioni di dollari.
Al momento il sistema messo a punto da Softcard è utilizzato sul territorio statunitense da circa 200.000 punti vendita, compresi quelli di catene come Subway e McDonalds. L’applicazione che gestisce i pagamenti NFC in mobilità è disponibile per smartphone con sistema operativo Android e Windows Phone, mentre una versione per iOS non è mai stata rilasciata. Come spesso accade in questi casi, le due realtà coinvolte nell’indiscrezione hanno scelto di non rilasciare alcuna dichiarazione in merito. Questa la replica di Google, insolitamente ironica, alla richiesta di chiarimento.
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