Solar Impulse 2 è atterrato questa mattina ad Abu Dhabi, completando quindi il giro del mondo iniziato a marzo 2015. L’aereo ad energia solare ha percorso oltre 40.000 Km in 17 tappe, l’ultima delle quali è stata coperta dal pilota Bertrand Piccard, mentre il collega André Borschberg era già nella capitale degli Emirati Arabi Uniti. Si tratta di un traguardo storico che dimostra la possibilità di volare senza bruciare una goccia di carburante.
La partenza per l’ultima tappa del viaggio intorno alla Terra era stata programmata per il 16 luglio, ma è stata posticipata a causa dei problemi di stomaco avuti dal pilota e dell’eccessivo vento in Egitto. La ricerca di una successiva “finestra di decollo” è stata ostacolata dalle elevate temperature registrate (48° C di massima e 31° C di minima). Con queste condizioni atmosferiche l’aria è meno densa, quindi l’aero deve consumare più energia per rimanere ad una certa altitudine. Per questi motivi, ai quali si aggiungono anche le no-fly zone, l’azienda ha deciso di decollare ed atterrare di notte.
La 17 tappa (Cairo-Abu Dhabi) è iniziata il 23 luglio ed è terminata il 26 luglio, dopo un volo durato 2 giorni e 37 minuti. Durante il percorso lungo 2.694 Km sono stati utilizzati 917,9 kWh di energia. Le 17.000 celle fotovoltaiche installate sulle ali del Solar Impulse 2 hanno permesso di generare 11.655 kWh in 43.041 Km e 558 ore di volo.
Per Solar Impulse il giro del mondo rappresenta il completamento di un progetto avviato oltre 13 anni fa, ma i risultati ottenuti avranno sicuramente ripercussioni sul futuro delle energie rinnovabili. I miglioramenti tecnologici raggiunti negli anni dovrebbero convincere i governi e le grandi corporation ad abbandonare i combustibili fossili. «Solo così sarà possibile combattere i cambiamenti climatici e proteggere l’ambiente», ha dichiarato Bertrand Piccard.