Enti governativi e aziende multinazionali investono ormai da molti anni ingenti quantità di denaro in ricerca e sviluppo legati al solare e al fotovoltaico, per mettere a punto tecnologie e soluzioni sempre più avanzate che sappiano ridurre la dipendenza dei modelli energetici dai combustibili fossili. Eppure, una delle idee più innovative e ambiziose in questo ambito, arriva dal garage di una coppia residente nell’Idaho. Scott Brusaw e sua moglie Julie: sono stati loro a lanciare il progetto Solar Roadways su Indiegogo.
L’obiettivo iniziale era quello di raccogliere finanziamenti pari a un milione di dollari in crowd funding, così da poter dare il via alla produzione vera e propria dei pannelli. Questi possono essere integrati nella strada, al posto dell’asfalto tradizionale, in modo da produrre energia pulita dal sole. Si tratta di una superficie modulare, ottenuta affiancando tra loro degli esagoni in modo da poter coprire qualsiasi tratto di strada. Ognuno di questi è costituito da tre parti, ben distinguibili nel filmato dimostrativo seguente: quella verde rappresenta i circuiti che contengono le componenti elettroniche e i processori necessari per il corretto funzionamento, quella nera è costituita dai pannelli in grado di catturare i raggi del sole e, infine, sopra viene posizionato uno strato di vetro temperato semitrasparente, capace di resistere al passaggio di veicoli e mezzi pesanti (fino a 113 tonnellate).
Non è tutto: i tasselli che andranno a comporre le Solar Roadways sono dotati di elementi in grado di riscaldarne la superficie, così da evitare la formazione del ghiaccio in caso di temperature rigide e il depositarsi della neve. Ancora, ogni pannello integra 128 LED, con cinque colorazioni differenti, che potranno essere utilizzati per mostrare gli indicatori di corsia e qualsiasi altro tipo di segnaletica orizzontale, un sistema utile soprattutto di sera e nelle situazioni di scarsa visibilità.
Difficilmente un progetto di questo tipo potrà arrivare in breve tempo a interessare le strade di tutti gli Stati Uniti, ma un suo impiego iniziale in parcheggi, piste ciclabili o cortili potrebbe dare il via ad una vera e propria rivoluzione. Per il momento il primo obiettivo è stato centrato, con la fase di finanziamento conclusa positivamente su Indiegogo. In futuro iniziative simili potranno contribuire a raggiungere l’efficienza energetica che ancora oggi, per alcuni versi, sembra essere un’utopia.